Uno dei leader dei gilet gialli, Eric Drouet è stato arrestato. Il fermo è avvenuto nella serata di ieri, mercoledì 2 gennaio, in quel di Parigi, nei pressi di Piazza dell’Opera. Il ragazzo è finito dietro le sbarre con l’accusa di aver organizzato una manifestazione non autorizzata visto che nel pomeriggio di ieri, attraverso Facebook, aveva invitato i suoi seguaci a preparare una nuova azione in quel della capitale francese, in grado di «sconvolgere l’opinione pubblica. Stasera, non faremo una grande azione – diceva attraverso un video – ma vogliamo scioccare l’opinione pubblica. Non so se ci sarà qualcuno con noi sugli “Champs”. Andremo tutti senza gilet». Difficile capire cosa avesse in mente Drouet, camionista di trentatre anni, fatto sta che lo stesso si era già ritrovato in piazza de la Concorde assieme ad altri gilet gialli, che per l’occasione hanno preferito evitare di indossare il classico indumento di modo che non potessero essere riconosciuti. Peccato però che le forze dell’ordine non si siano fatte ingannare, ed è scattato il blitz che ha posto agli arresti uno dei capi del movimento di protesta francese, già arrestato tra l’altro a fine dicembre.
GILET GIALLI: ARRESTATO ERIC DROUET, UNO DEI LEADER
L’uomo è stato fermato mentre si stava dirigendo verso gli Champs-Elyse’es, e stando a quanto sostenuto da Franceinfo, il gruppo (circa una cinquantina di persone) voleva rendere omaggio alle vittime e ai feriti causati dalle proteste iniziate ormai quasi due mesi fa, il 17 novembre del 2018. La cosa certa è che i gilet gialli sembrano sempre più un movimento radicato, e la manifestazione di ieri, anche se in numero ridotto, fa capire come gli stessi manifestanti siano pronti a scendere in piazza non soltanto nei weekend, come invece fatto fino ad ora. Inoltre, c’è da sottolineare l’endorsement delle ultime ore di Jean-Luc Melanchon, leader della sinistra radicale transalpina, che ha parlato di Eric Drouet come di un esempio da seguire per la sua determinazione nel portare avanti le proprie idee. L’arresto di uno dei leader del movimento dei gilet gialli ha provocato diverse reazioni politiche, a cominciare da quella dello stesso movimento, che ha accusato il governo di un “uso politico della polizia”.