Jeanne Calment è stata la donna nonché l’essere umano che ha vissuto di più nella storia, ben 122 anni e 164 giorni. Morì il 4 agosto del 1997, dopo essere nata il 21 febbraio del 1875, prima della costruzione della Tour Eiffel o dell’invenzione del cinema. Ma seconda una teoria russa, il primato di longevità della francese Jeanne Calment sarebbe un falso, nonostante il suo record sia certificato ufficialmente dal Guinnes dei primati nel noto libro. Secondo quanto affermato dal matematico russo Nikolai Zak, membro della società dei naturalisti dell’Università di Mosca, supportato dal gerontologo Valeri Novosselov, si tratta di un imbroglio: Zak ha analizzato biografie, interviste, foto, testimonianze e archivi, giungendo alla conclusione che l’identità dell’ultracentenaria sarebbe stata presa dalla figlia Yvonne. Secondo quanto è a conoscenza l’opinione pubblica, la donna sarebbe morta nel 1934 per via di una pleurite, ma in realtà sarebbe stata la madre Jeanne a morire: Yvonne avrebbe quindi preso l’identità della mamma evitando di pagare le tasse, morendo poi nel ’97 all’età di 99 anni (era nata nel 1898).
JEANNE CALMENT DONNA PIU’ ANZIANA DI SEMPRE?
A sostegno della propria tesi, il matematico russo ha effettuato delle ricerche e delle analisi anche sulla fisionomia di Jeanne, sostenendo che al momento della sua morte il colore degli occhi, la loro dimensione, nonché l’ampiezza della fronte, fossero diversi rispetto ai tratti degli anni precedenti. Per evitare che ciò venisse a galla, la stessa Calment (non si sa se Jeanne o Yvonne), ordinò di bruciare gli archivi fotografici quando divenne famosa. «Come medico – dice il gerontologo russo Valeri Novosselov – ho sempre avuto dubbi sulla sua età. Le condizioni dei suoi muscoli erano diverse da quella di altri decani, ed era seduta senza supporto e non aveva segni di demenza». Per avere la certezza bisognerebbe riesumare il corpo di Jeanne Calment, ma tale operazione dovrebbe essere autorizzata dalla famiglia e poi da un pubblico ministero: il mistero di Jeanne, forse, non verrà mai a galla…