Tutto come previsto al congresso degli Stati Uniti: la democratica Nancy Pelosi è stata eletta speaker della camera dei rappresentanti. Per la seconda volta dal 2007, la grande nemica di Donald Trump ottiene il riconoscimento di pregio, un ostacolo in più per il presidente degli Stati Uniti. Numerosi i messaggi di auguri ricevuti dalla deputata Dem in queste ultime ore, anche da parte di rappresentanti stranieri, come ad esempio quello del presidente del governo tibetano in esilio, il dott. Lobsang Sangay, che si è voluto congratulare con la politica a stelle e strisce per essere una leader senza paura: «A nome dell’Amministrazione Centrale Tibetana – si legge sul suo messaggio – mi congratulo vivamente per essere stata eletta Presidente della Camera per la seconda volta. La vostra elezione riflette la vostra leadership ed integrità, e la netta rilevanza della vostra voce come paladina degli ideali americani». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



NANCY PELOSI VS TRUMP: POSSIBILE IMPEACHMENT

E’ iniziata la fase due dello scontro tra Nancy Pelosi e Donald Trump, con la dem eletta per la seconda volta speaker della Camera. Il nuovo Congresso americano ha giurato ieri, ma hanno fatto discutere le dichiarazioni dell’avversaria del tycoon, che non ha escluso il possibile impeachment per il caso Russiagate. E la 78enne promette battaglia anche su un altro versante, ovvero lo shutdown: i democratici, sottolinea la Pelosi, presenteranno una legge per finanziare il governo e porre fine al parziale shutdown. Il testo andrebbe a finanziare l’esecutivo ai livelli attuali senza aggiungere fondi per costruire il muro al confine con il Messico voluto da the Donald. Insomma, sono bastate poche ore al 116esimo Congresso americano per fare discutere: Nancy Pelosi è tornata alla ribalta, Trump è avvisato… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



NANCY PELOSI SFIDA DONALD TRUMP

Un impeachment per il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump non solo non si può escludere ma potrebbe essere anche probabile nei prossimi mesi: a dirlo è la speaker designata alla Camera (del partito Democratico) Nancy Pelosi nella giornata in cui si insedia il nuovo Congresso Usa dopo le elezioni di Midterm dello scorso autunno. Parlando con una giornalista dell’Nbc, Pelosi non ha escluso la possibilità che – qualora il procuratore Mueller scoprisse qualcosa in merito alle presunte relazioni con il Cremlino durante le presidenziali 2016 da parte dell’entourage di Trump – si possa procedere a un’incriminazione per il Presidente. «L’atto di accusa o il procedimento penale di un presidente in carica comprometterebbe incostituzionalmente la capacità del ramo esecutivo di svolgere le sue funzioni costituzionalmente assegnate. Non è la legge. Tutto indica che un presidente può essere incriminato dopo che non è più presidente degli Stati Uniti», spiega Nancy Pelosi, collegando poi anche il caso Russiagate con le indagini sul Sexgate per la pornostar Stormy Daniels.



LA SPEAKER DESIGNATA ALLA CAMERA LANCIA LA SUA OPPOSIZIONE

Non si può leggere però le parole durissime di Nancy Pelosi senza tener conto del ruolo che starebbe per ottenere, tra l’altro per la seconda volta nella sua carriera politica: ex speaker dal 2007 al 2011 e unica donna ad aver ricoperto questa carica in 230 anni di storia americana, la Pelosi prova ad osare una opposizione più forte contro la Casa Bianca ora che una delle due camere del Congresso è in mano ai Democratici. Siamo nell’anno delle Primarie e ci si prepara già a sfidare l’odiato Trump alle future Elezioni Presidenziali: la Pelosi vuole ristabilire una propria leadership interna in un Partito assai più convulso di quanto già non si è visto alle recenti Midterm. Beto O’Rourke, ma anche Alexandra Ocasio Cortez, oppure Elisabeth Warren e poi ovviamente lei, volto storico dei Dem e ora nuova speaker nel periodo forse più “intricato” della Presidenza Trump quando le questioni del Muro in Messico, dello shutdown e del Russiagate si proiettano tutti insieme contemporaneamente alla Casa Bianca. «Tutto dipenderà da cosa farà Mueller. Nel frattempo – conclude Nancy Pelosi – pensiamo a ottenere risultati per il popolo americano».