Un artificiere è morto nelle scorse ore nel tentativo di disinnescare una bomba. Ancora una volta la nazione nord-africana, meta ogni anno di milioni di turisti stranieri, deve fronteggiare la piaga del terrorismo, e ancora una volta una persona ci ha rimesso la vita. Come riferito poco fa dall’edizione online di Repubblica, il gravissimo episodio si è verificato fuori dal Cairo, nei pressi di una chiesa copta a Nasr City. A darne notizia sono fonti della sicurezza egiziana, che specificano che dopo la deflagrazione sono rimasti feriti anche due agenti impegnati sul posto, e una persona che passava di lì, anche se non in maniera grave. L’ordigno, che puntava ovviamente a colpire i cristiani dell’Egitto, era stato nascosto in una borsa, e poi posizionato sul tetto della chiesa: qualcosa deve essere andato storto durante le operazioni di disinnesco, visto che la bomba è esplosa ammazzando sul colpo l’artificiere. Un chiaro messaggio forse di matrice islamica quanto avvenuto nei pressi del Cairo, che arriva a soli due giorni di distanza dalle celebrazioni del Natale copto (il 7 gennaio in Egitto), mentre nella giornata odierna verrà inaugurata la nuova cattedrale copta dedicata alla natività di Cristo.
EGITTO, ARTIFICIERE MORTO A CAUSA DI UNA BOMBA
Si tratta della chiesa più grande del medio oriente ed è stata realizzata ad una sessantina di chilometri di distanza dal Cairo, in quella che viene chiamata la nuova capitale amministrativa. Alla cerimonia odierna di inaugurazione parteciperanno anche il presidente Abdel Fattah al-Sisi e il papa copto Tawadros II, come fa sapere attraverso una nota la chiesa copto-ortodossa, e di conseguenza l’evento sarà blindatissimo. Mastodontiche le dimensioni di questa nuova casa dei fedeli copti, che si svilupperà su un’ampiezza di 7.500 metri quadri, e che sarà in grado di ospitare fino a 8.200 fedeli. L’edificio, come ricorda Repubblica, venne commissionato dallo stesso presidente egiziano a seguito dell’attentato kamikaze che colpì la chiesa copta di San Marco ad Alessandria, e la chiesa di San Giorgio a Tanta, durante le celebrazioni della Domenica della Palme di due anni fa, e che provocò 49 morti.