Più in anticipo di quanto si pensasse, il piano May sulla Brexit andrà alla ricerca del voto in Parlamento inglese il prossimo 15 gennaio: stando a quanto anticipato dalla BBC, la ripresa del dibattito parlamentare sull’accordo di divorzio del Regno Unito dall’Unione Europea (ottenuto dalla Premier Theresa May) dovrebbe avvenire in questi giorni – forse già da domani – per poi arrivare al voto la prossima settimana, una sorta di resa dei conti tra la Premier e una gran parte della House of Commons che non vede di buon occhio l’accordo di uscita. Il caos è ancora servito in Gran Bretagna con il Governo Tory che rischia e non poco qualora – come pare – il piano May non venga ratificato dai parlamentari. Rischio di un nuovo referendum, caduta del Governo, Hard Brexit o peggio ancora no-deal: tutte le possibili conseguenze al voto di ratifica – qualora non passasse per confermare l’uscita ufficiale del Regno Unito il prossimo 27 marzo (come da accordi con Bruxelles) – risultato assai temibili e di difficile “previsione” seppur da settimane i tecnici inglesi stiano provando ogni possibile accordo interno alla maggioranza per scongiurare un divorzio “incontrollato” dall’Europa.



MAY: “CHI CRITICA L’ACCORDO DANNEGGIA LA DEMOCRAZIA”

Ma il problema vero per la Premier Theresa May sono i franchi “Tory-tori” che potrebbero scorgersi in vista del voto del prossimo 15 gennaio: dopo lo slittamento delle discussioni in Parlamento lo scorso 10 dicembre, la conseguenze mozione di sfiducia presentata dagli stessi compagni di partito è stata scongiurata per pochi voti e il rischio forte è che ora quegli stessi “dissidenti” possano riproporre la loro forza per far deflagrare l’accordo di Brexit. Di contro, anche il Labour di Jeremy Corbyn è tutt’altro che compatto nel giudicare il piano May, quasi “ricattati” dal fatto che con il loro “no” potrebbero favorire più gli hard brexiters che non gli stessi cittadini pro-Ue. Sono più di 200 i parlamentari (tra cui molti Labour) che hanno firmato una lettera indirizzata alla stessa Theresa May esortandola ad escludere un’uscita del Paese dalla Ue senza un accordo con Bruxelles: come riporta la Bbc, i parlamentari firmatari della lettera, «appartenenti ad entrambi i gruppi Leave e Remain, sono stati invitati per un incontro con May domani». Ieri la Premier inglese in un articolo sul Mail on Sunday ha avvisato la sua compagine avversa nel partito: «devono realizzare che stanno facendo correre dei rischi alla nostra democrazia, e dovrebbero anche considerare gli effettisugli impieghi su cui i nostri elettori fanno affidamento per portare il cibo in tavola per le loro famiglie».

Leggi anche

Centinaia di campioni di virus scomparsi da un laboratorio in Australia/ L'allarme: "Molto letali per l'uomo"Zelensky rifiuta proposta Usa di arruolare più uomini nell'esercito/ "Putin teme solo Trump e forse la Cina"