Germania, arrestato l’hacker 20enne che lo scorso dicembre aveva dato vita alla più grande diffusione di dati sensibili di importanti esponenti politici del Paese: secondo quanto riferito dalla Polizia tedesca, si tratterebbe di un “bamboccione” esperto di informatica che avrebbe fatto tutto da casa, diffondendo su Twitter non solo i dati personali tra gli altri della Cancelliera Angela Merkel e del Presidente della Repubblica, Franz-Walter Steinmeier, ma pure di numerosi giornalisti e anche di personalità celebri dello showbiz tedesco. Secondo quanto si apprende, le forze dell’ordine avrebbero fatto irruzione nel suo appartamento la sera dello scorso 6 gennaio, sequestrando inoltre computer e altro materiale legato al più grande furto digitale nella storia della Germania e che ha fatto finire nell’occhio del ciclone gli esperti di cybersecurity, con annessi dibattiti in merito alla sicurezza pure dei dati delle personalità di spicco della vita politica.
ARRESTO HACKER 20ENNE: “HA AGITO DA SOLO”
Il 20enne hacker andrebbe ancora a scuola e vivrebbe con i suoi ma è stato capace da solo di mettere in allarme l’intero sistema di sicurezza tedesco: nella conferenza stampa convocata dal procuratore che ha seguito l’indagine è emerso che il ragazzo avrebbe agito senza alcun complice, confessando immediatamente tutto agli inquirenti a seguito del suo arresto: tuttavia, il responsabile del più grave “leak” di dati della storia è stato già rimesso in libertà dato che oramai non può più inquinare le prove e gli inquirenti non temono nemmeno una sua possibile fuga. Ad ogni modo, anche se il caso è risolto la polemica a livello di opinione pubblica tedesca, già “stressata” dai recenti fatti di cronaca, continua a montare: infatti, dopo quello che è stato ribattezzato come l’hackeraggio dell’Avvento, per tutto il mese di dicembre il ragazzo ha continuato a pubblicare indisturbato online su Twitter i dati sensibili di cui era entrato illegalmente in possesso. Il movente? Ancora non è stato specificato dal procuratore che comunque ha fatto un cenno a una possibile ritorsione dell’hacker contro certi politici per via di alcune dichiarazioni fatte in passato.