Solo nelle passate ore era giunta la tanto attesa notizia che annunciata la presenza di Asia Bibi in Canada. Sembrava ormai certa ma invece pare che le cose siano andate diversamente, nonostante le parole del suo legale al giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. Eppure, secondo quanto rivela Repubblica.it, la donna cristiana accusata di blasfemia ma scagionata di recente, sarebbe ancora in Pakistan. Asia Bibi si sarebbe dovuta ricongiungere alla sua famiglia ma pare che ciò non sia ancora accaduto, almeno secondo quanto reso noto dalla fondazione cattolica che si occupa dei cristiani perseguitati nel mondo e che cita la figlia di Asia Bibi secondo la quale la partenza non è ancora avvenuta. Un freno, quello da parte della famiglia della donna, che sembra rimettere nuovamente tutto in discussione dopo l’attesa notizia della sua partenza, rivelatasi purtroppo non fondata. Come scrive la fondazione cattolica “Aiuto alla Chiesa che Soffre” in Italia, si continua a pregare “perché prestissimo si possa ricongiungere con le proprie figlie”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



FINE DI UN INCUBO

Fine dell’incubo per Asia Bibi: questa volta davvero e senza possibilità di eventuali ribaltoni. La donna ha infatti lasciato il Pakistan e si trova adesso in Canada. Lo ha rivelato Saif ul Malook, l’avvocato della cristiana denunciata per blasfemia nei confronti di Maometto nel 2009, dopo una lite con alcune donne nella fattoria in Punjab, dove lavorava, parlando con il giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz). Secondo quanto dichiarato dal legale della donna, la data esatta della partenza non è stata rivelata per ragioni di sicurezza, né è stato detto come abbia lasciato il Pakistan, dal momento che nel Paese le proteste dei partiti estremisti e dei loro seguaci sono ancora intense dopo che la Corte suprema del Pakistan ha respinto il ricorso contro la sua assoluzione.



ASIA BIBI IN CANADA: HA LASCIATO IL PAKISTAN

“Si è riunita con la sua famiglia”: è probabilmente questa la frase più bella e importante pronunciata dall’avvocato di Asia Bibi in relazione al suo trasferimento dal Pakistan al Canada. Fin dal giorno della sentenza della Corte Suprema si erano diffuse delle voci secondo cui la donna cristiana, madre di cinque figli, avrebbe potuto lasciare il Paese nel giro di poco tempo: così è stato, con il Canada che ha accolto la donna e con ogni probabilità manterrà riservata la sua residenza per evitare ritorsioni da parte di radicali islamici nei suoi confronti. Il processo ad Asia Bibi, 47 anni, si era basato perlopiù su testimonianze dei suoi stessi accusatori: al culmine di una discussione sulla religione con altre 2 donne musulmane, che si rifiutarono di bere alla sua stessa fontana considerandola “impura”, la donna difese l sua fede e venne picchiata. Asia Bibi si è sempre detta innocente: per lei ora può avere inizio una nuova vita.

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