Ennesima sparatoria negli Stati Uniti, nell’Illinois, dove un uomo di 45 anni ha aperto il fuoco contro i suoi colleghi di lavoro, uccidendone cinque. Il gravissimo episodio si è verificato presso la Henry Pratt Co, azienda di Aurora (sobborghi di Chicago), da cui lo stesso killer era stato licenziato proprio ieri. Gary Martin, così si chiamava il folle, è poi morto a sua volta, ma non è ben chiaro se sia stato ucciso dalla polizia oppure se si sia suicidato. «Non ci sono parole per descrivere tale atrocità – le parole del governatore dello stato dell’Illinois, JB Pritzker – che deruba i nostri vicini delle loro speranze, dei loro sogni, del loro futuro». Il sindaco di Aurora, Richard Irvin, ha invece spiegato: «I nostri cuori vanno alle vittime di questa orribile tragedia, le nostre parole alle loro famiglie: sarà un lungo e doloroso processo di guarigione ma guariremo. Siamo una comunità, tutti assieme sopporteremo coloro che soffrono per le perdite di oggi». La nuova strage è avvenuta il giorno dopo l’anniversario della sparatoria di Parkland, dove morirono 17 persone, ed è di nuovo polemica negli States. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ILLINOIS, 45ENNE FA UNA STRAGE: 5 MORTI

Strage in un’azienda dell’Illinois, dove un dipendente ha ucciso cinque persone, ferendone altre cinque. Il gravissimo episodio, ennesima sparatoria negli Stati Uniti, è accaduto nel pomeriggio di ieri (quando da noi era tarda sera) in quel di Aurora, città di circa 200mila persone alle porte di Chicago. Gary Martin, 45enne, è entrato nella fabbrica in cui lavorava ed ha freddato cinque suoi colleghi, ferendo poi cinque agenti della polizia. Non è chiaro il perché di tale gesto folle, forse qualche astio con i colleghi di lavoro, forse un licenziamento dietro l’angolo, o forse ancora, la frustrazione per il lavoro, fatto sta che alla fine è stata una mattanza e lo stesso omicida è stato ucciso dalla polizia. L’azienda in cui si è verificata la strage è la Henry Pratt Company, e subito dopo che l’uomo ha aperto il fuoco è scattato l’allarme, con la polizia che si è presentata in massa presso la ditta, accompagnata da vigili del fuoco e ambulanze. John Probst, un dipendente e collega di Martin, è stato uno dei primi a riconoscere il folle assassino: «Sparava a tutti». Il presidente Trump ha seguito gli sviluppi della vicenda dall’aereo presidenziale ed ha poi ringraziato le forze dell’ordine e fatto le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. Ma è polemica. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ILLINOIS, DIPENDENTE DI UN’AZIENDA FA UNA STRAGE

Sono minuti di estrema tensione quelli vissuti in Illinois, negli Usa, dove poco fa ad Aurora un uomo ha dato vita ad una sparatoria all’interno di un’azienda che produce valvole. Come riportato dai media locali, diverse persone, tra agenti e civili, sarebbero state colpite. Secondo quanto riferito da TgCom24, sul luogo del conflitto a fuoco sarebbero intervenuti agenti di polizia e dell’Fbi. A conferma di questa ricostruzione arrivano anche le immagini video riprese dall’alto della cittadina dell’Illinois interessata dalla sparatoria che mostrano decine di veicoli delle forze dell’ordine parcheggiate all’esterno della fabbrica teatro del conflitto armato, la Henry Pratt Company. L’uomo che ha aperto il fuoco, da quanto filtra, sarebbe stato neutralizzato e catturato dagli agenti.



SPARATORIA IN ILLINOIS, “DIVERSI FERITI”

Un uomo armato è entrato all’interno di un’azienda manifatturiera che produce valvole meccaniche ad Aurora, in Illinois, ed ha aperto il fuoco lasciando sul terreno diversi feriti. E’ il resoconto tragico di alcuni minuti di ordinaria follia negli Stati Uniti, costretti a fare i conti con l’ennesimo shooting mass della loro storia recente. La polizia intanto ha chiesto ai cittadini residenti nella parte ovest di Aurora di restare al riparo all’interno delle proprie abitazioni. Come riportato da Fanpage, un testimone ha raccontato:”Il tiratore è un dipendente dell’azienda”. Secondo uno degli impiegati riusciti a scappare, l’uomo teneva in mano una pistola con mirino laser:”Uno dei ragazzi era in ufficio, ha detto che questa persona stava sparando ed è arrivato correndo e stava sanguinando. Ho sentito più colpi e abbiamo appena lasciato l’edificio”, ha detto il testimone spiegando di essere fuggito da una porta sul retro con un altro collega.