Alla fine Donald Trump ce l’ha fatta a sbloccare i fondi per costruire il muro lungo il confine con il Messico. Bypassando il Congresso ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale che gli permette di mettere le mani su ben 8 miliardi di dollari, una cifra superiore ai 5.7 necessari per costruire appunto la barriera a sud. «Non è solo una questione di promesse elettorali, c’è una vera e propria crisi della sicurezza – ha motivato il gesto lo stesso tycoon – dire che il muro non funziona è solo una bugia, una grande bugia. Siamo di fronte a un’invasione di droga, gang, criminali, e questo è inaccettabile. È molto semplice, vogliamo fermare l’ingresso in America di droga e criminalità». The Donald fa quindi spallucce quando gli si chiede il perché dello stato di emergenza: «L’emergenza nazionale è stata firmata tante volte in passato, da molti presidenti, e raramente è stato un problema, a nessuno interessava». Trump, oltre ai circa 1.3 miliardi già in cassaforte, potrà a breve avere accesso a 3.5 miliardi di fondi del Pentagono destinati a costruzioni militari, ad altri 2.5 del programma per la lotta alla droga del dipartimento della difesa, e infine, a 600 milioni di dollari del Tesoro. I democratici sono sul piede di guerra e a New York è già andata in scena una protesta che ha portato a decine di arresti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TRUMP, IL MURO SI FA: DICHIARATO STATO DI EMERGENZA
Dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale per costruire il muro lungo il confine con il Messico, centinaia di persone si sono riversate in piazza per protestare contro la decisione del tycoon. Proteste in particolare a New York, all’esterno del Trump International Hotel di Columbus Circle a Manhattan, dove la polizia ha messo le manette ad una decina di persone, anche se non si sono registrati scontri o tensioni particolari. Al grido di “Vergogna”, i manifestanti hanno puntato il dito contro il loro presidente, accusandolo di aver creato una falsa emergenza per erigere la barriera lungo il confine sud. La Public Citizen, un gruppo a tutela dei consumatori, ha invece fatto causa allo stesso commander in chief mettendo in dubbio la legalità dell’operazione. Secondo la stessa associazione, il presidente non può espropriare alcuni terreni in Texas appartenenti a privati e all’organizzazione no profit Frontera Audobon Society, e di conseguenza, si è deciso di agire per vie legali per abuso di potere. Immediata anche la replica di Nancy Pelosi, che su Twitter ha scritto: «La #FakeTrumpEmergency (la falsa emergenza di Trump) è uno sfacciato abuso di potere. Trump non è riuscito a strappare denaro per il suo muro dal Messico o dal Congresso, quindi ora ruba dalle agenzie che proteggono la nazione». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TRUMP, STATO DI EMERGENZA PER MURO MESSICO
La campagna elettorale per le elezioni Usa 2020 è iniziata? Verrebbe da rispondere affermativamente a questa domanda analizzando la decisione di Donald Trump di dichiarare lo stato d’emergenza per finanziare il muro al confine col Messico. “Dobbiamo fermare il crimine e l’invasione dei trafficanti di droga”, con queste parole, pronunciate durante una conferenza alla Casa Bianca, il tycoon newyorchese ha motivato la sua decisione. Ma è chiaro ed evidente che dietro all’accelerazione dell’uomo più potente della Terra vi sia anche un ragionamento di tipo politico, come ha ammesso lui stesso almeno in parte dicendo di voler tirare dritto su questo tema “non tanto perché è una promessa da campagna elettorale, anche se lo è”. Trump ha dichiarato: “In America siamo di fronte ad un’invasione. Se non usi l’emergenza nazionale per questo per cosa la dichiari?”. Parole che non sono piaciute alla speaker alla Camera, Nancy Pelosi, e al leader della minoranza Dem al Senato, Chuck Schumer, secondo cui una simile mossa da parte del presidente americano “viola la Costituzione e rende l’America meno sicura sottraendo fondi di cui c’è urgente bisogno per la sicurezza e l’esercito”. (agg. di Dario D’Angelo)
DONALD TRUMP DICHIARA STATO DI EMERGENZA PER IL MURO
Donald Trump ha deciso: stato di emergenza nazionale per costruire il muro al confine con il Messico. La mossa del presidente degli Stati Uniti d’America ha scatenato le polemiche, con la speaker Nancy Pelosi che ha sottolineato: «Il Congresso non permetterà a Trump di fare a pezzi la Costituzione». E si profila una battaglia legale, con il tycoon pronto a tutto: «C’è una situazione di reale emergenza al confine con il Messico, siamo pronti a difendere la nostra linea anche di fronte ai giudici: sono sicuro che alla fine ci daranno ragione». E non è finita qui, come evidenzia il Corriere della Sera: lo Stato di New York ha infatti deciso di presentare ricorso contro lo Stato di emergenza. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore, con il Congresso che può bloccare il decreto votando a maggioranza sia alla Camera che al Senato. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
TRUMP E’ UFFICIALMENTE OBESO
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, torna a far parlare di se, ma questa volta, non per una decisione politica. E’ divenuto pubblico il bollettino medico emesso dal dottor Sean Conley, che ha visitato il commander in chief la settimana scorsa. Il tycoon gode di “ottima salute in generale”, si legge, ma risulta essere sovrappeso dopo aver messo su qualche chilo nell’ultimo anno, ed ora rientra ufficialmente nella fascia degli obesi. Il 72enne americano pesava 108.4 kg all’inizio dell’anno scorso, mentre ora, ad un anno di distanza, ne pesa 110.2. Trump avrebbe dovuto perdere qualche chilo già un anno fa, su consiglio medico, fra i 4.5 e i 7, attraverso una dieta più salutare unita all’esercizio fisico, ma nonostante il consiglio dell’esperto, il presidente a stelle e strisce ha continuato a mangiare bistecche con ketchup e patatine fritte. L’uomo più potente al mondo è inoltre un grande amante dei fast food, sicuramente un nemico del cibo sano e del peso forma.
TRUMP “STATO DI EMERGENZA PER IL MURO IN MESSICO”
In attesa di capire se Trump riuscirà o meno a rientrare nel proprio peso ideale, il presidente degli Stati Uniti starebbe seriamente pensando di dichiarare lo stato di emergenza, di modo da poter costruire finalmente il muro lungo il confine con il Messico. Del resto la costruzione della barriera a sud degli States è stata una delle trovate vincenti durante le elezioni del 2016, e Trump vorrebbe presentarsi alla campagna elettorale del 2020 con la promessa mantenuta. Di conseguenza, dopo aver firmato un accordo con la Camera anti-shutdown che non finanzierà il muro, dichiarerà l’emergenza nazionale di modo che potrà mettere le mani sui famosi 5.7 miliardi di dollari necessari per la barriera. E’ stato Mitch McConnel, come ricorda l’agenzia Ansa, ad anticipare la prossima mossa del tycoon, decisione che ha ovviamente fatto storcere il naso a Nancy Pelosi, speaker della Camera nonché nemica numero uno di Trump: «Quella al confine col Messico – ha detto – è una sfida umanitaria, non una emergenza nazionale. Semmai lo è il problema delle armi da fuoco».