Il vento di guerra fredda non accenna a diminuire tra Usa e Russia e ancora una volta è l’Europa il “campo di battaglia” diplomatico dove esercitare l’incontro-scontro tra i due leader Donald Trump e Vladimir Putin. Nel suo messaggio alle Camere unite in Parlamento, il Presidente russo ha voluto dire la sua sulla eventualità – avanzata negli scorsi giorni da Washington – di porre missili americani in Europa: «La Russia non ha intenzione di dislocare per prima i missili a corto e medio raggio proibiti dal trattato INF ma se gli Usa piazzeranno i loro razzi in Europa la Russia risponderà per proteggere la sua sicurezza nazionale, in modo speculare e asimmetrico, dato che a finire nel mirino non saranno solo i razzi stessi ma i centri dove si prendono le decisioni a livello politico». Un messaggio durissimo che vede in Trump e nell’agglomerato occidentale della Nato i principali responsabili della grave situazione geopolitica internazionale: ancora Putin ai colleghi in Parlamento russo, «Gli Stati Uniti con il loro sistema di scudo missilistico hanno puntato e puntano al dominio globale ma gli Usa non si devono illudere: noi svilupperemo sempre misure adeguate di risposta».



È SEMPRE PIÙ GUERRA FREDDA

L’avviso lanciato da Mosca è poi chiaro in doppia chiave: in primis, avanzando la promessa di intervenire e reagire solo qualora sarà la Casa Bianca a fare il primo passo “provocatorio”; in secondo luogo, per Putin la situazione attuale, seppur grave, non dovrebbe ammettere decisioni unilaterali del genere. «Non credo che la situazione internazionale di oggi sia tale da richiedere una esacerbazione ulteriore e irresponsabile, non vogliamo questo», scrive il Presidente del Cremlino lanciando un appello assai diretto al n.1 degli Stati Uniti. Dopo l’uscita di Usa e Russia dal trattato missilistico internazionale che aveva posto fine alla Guerra Fredda (ma andrà rinegoziato nei prossimi mesi, ndr), Putin sottolinea come nella primavera di quest’anno «verrà lanciato il primo vettore sottomarino del complesso Poseidon, il lavoro sta procedendo come previsto», ha ammonito ancora il leader russo, salvo poi concludere «Gli Stati Uniti devono rinunciare alle illusioni sulla difesa missilistica mondiale. Il lavoro sulla creazione di nuove armi continua. È iniziata la produzione in massa di Avangard. Quest’anno saranno forniti al primo reggimento delle forze strategiche missilistiche. I test sono condotti su Sarmatian, Peresvet e Kindzhal nella modalità di combattimento sperimentale». Ora non resta che la risposta, attesa, del tycoon repubblicano che vive la “doppiezza” di essere attaccato in Patria perché filo-russo e in totale aperto scontro nel mondo con lo stesso Vladimir Putin.

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