Dozzine di teste di ragazze yazidi sono state trovate in mezzo a depositi di spazzatura dai soldati inglesi a Baghuz, l’ultima roccaforte dell’Isis che le forze curde stanno liberando in questi giorni dopo lunghe settimane di assedio con l’aiuto di americani e inglesi. Nei giorni scorsi sempre in quella zona erano state trovate fosse comuni contenenti, si calcola, almeno 3mila corpi di vittime dell’Isis. Le teste trovate apparterebbero a circa 50 schiave del sesso, come erano state ridotte dai miliziani dello stato islamico, le donne di etnia yazidi, decapitate e poi gettate nella spazzatura. La notizia viene riportata oggi dal Mail on Sunday inglese che cita una fonte locale: “Nel momento della loro sconfitta definitiva, la crudeltà dei jihadisti non ha conosciuto limiti. E’ stato condotto un massacro di queste donne sfortunate come atto finale di depravazione lasciando alle truppe di liberazione di trovare le loro teste mozzate. La motivazione di un atto così disgustoso è al di là della comprensione di qualunque essere umano”.
LA CADUTA DEL CALIFFATO ISLAMICO
Una scena, quella davanti a cui si sono trovate le truppe inglesi, che qualcuno ha paragonato al film Apocalipse Now: l’unica consolazione, dicono, è aver posto fine a questo regno dell’orrore. Cinque anni fa il califfato islamico controllava un territorio equivalente a più di un quarto dell’Inghilterra, con circa otto milioni di abitanti. In questi ultimi giorni circa 200 miliziani sono tutto quello che resta di quel regno del male, confinati in pochi chilometri quadrati. I civili ancora rimasti nella città in queste ore stanno uscendo in lunghe file, ma i soldati curdi controllano uno a uno gli uomini per individuare possibili miliziani dell’Isis che cercano di confondersi con essi.