Purtroppo il primo sorvolo di ricognizione sul Nanga Parbat ha avuto esito assolutamente negativo: di Daniele Nardi e Tom Ballard non si ha alcuna traccia e inoltre le condizioni meteorologiche sullo sperone Mummery sono tutt’altro che tranquille. Dopo il blocco aereo di ieri tra India e Pakistan che aveva bloccato i soccorsi, ora sono le mancanze di tracce alcune dei due alpinisti ad aver costretto il rientro alla base a Skardu del veicolo per poter fare rifornimento e pianificare al meglio le prossime mosse di ricerca. A bordo dell’elicottero tra pakistani c’è anche Ali Sadpara, il miglior “nemico” di Nardi nonché alpinista che conosce molto bene il Nanga Parbat e le sue pericolosità. Nel 2016 infatti fu proprio lui a scalare nella stagione invernale la “montagna assassina”: Daniele Nardi, poco prima della salita, si ritirò proprio per una lite avvenuta in alta quota con l’alpinista pakistano. La moglie del nostro connazionale intanto sulla pagina Facebook esprime speranza e preghiera per le sorti del partito, «Tante le manifestazioni di affetto che stanno arrivando e sono arrivate per Daniele e Tom, vogliamo ringraziare tutti dal profondo del cuor, sarà nostra premura tenervi aggiornati». (agg. di Niccolò Magnani)
LA CRISI TRA INDIA E PAKISTAN BLOCCA IL SALVATAGGIO
La crisi tra India e Pakistan rischia di ripercuotersi anche sulle operazioni di salvataggio di Daniele Nardi, l’alpinista laziale disperso sul Nanga-Parbat da domenica scorsa insieme a Tom Ballard. Dei due, impegnati nella scalata dell’inesplorato Sperone Mummery, non si hanno notizie da 48 ore, ma a complicare i soccorsi è arrivato anche il blocco dello spazio aereo deciso da Islamabad in relazione alle tensioni sfociate inaspettatamente in un confronto nei cieli del Kashmir. Come riportato da La Repubblica, proprio dal Pakistan era in procinto di decollare un elicottero con a bordo Ali Sadpara, alpinista esperto che aveva l’obiettivo di perlustrare la zona alla ricerca dei compagni. Il velivolo però è rimasto bloccato a Skardu, a poca distanza dal campo base, come ha comunicato lo staff di Nardi, impegnato in queste ore nella ricerca di una rapida soluzione per consentire all’elicottero di sorvolare la montagna alla ricerca della coppia Nardi-Ballard.
DANIELE NARDI, DISPERSO SU NANGA-PARBAT
L’elicottero che secondo i piani avrebbe dovuto rintracciare Nardi e Ballard sul Nanga-Parbat, avrebbe dovuto raggiungere il campo base nel versante Diamir e dopo sorvolare la via di ascesa della coppia di alpinisti, controllando i vari campi allestiti sulla montagna. Lo staff di Nardi informa che non appena la situazione di stallo causata dalle tensioni tra India e Pakistan sarà sbloccato, l’elicottero salirà lungo lo sperone Mummery ed effettuerà una verifica anche sulla via Kingshofer e sulla via Messner. A guidare il pilota sarà appunto Alì Sadpara, esperto alpinista pakistano che nel 2016 è stato il primo a salire sul Nanga Parbat nella stagione invernale assieme a Simone Moro e allo spagnolo Alex Txicon. Una fortunata spedizione alla quale avrebbe dovuto partecipare anche Nardi, il quale si tirò indietro pare per polemiche e divergenze con gli altri membri.