Tensioni in Kashmir, il Pakistan libererà domani il pilota indiano catturato: dopo che nella giornata di ieri si era temuta una escalation tra i due Paesi in merito alla oramai querelle relativa alla regione contesa, nelle ultime ore dal Governo di Islamabad è arrivato un segnale di distensione e tendere la mano è stato lo stesso premier Imran Khan che ha annunciato la liberazione del militare che era stato fatto prigioniero dopo l’abbattimento del suo aereo. Tuttavia, lo spazio aereo del Pakistan per adesso resterà chiuso e dunque continueranno i disagi per i migliaia di passeggeri, anche europei, che stanno pagando indirettamente lo scotto dello scontro oramai non più solo diplomatico tra il Paese asiatico e l’India. Tuttavia, quello che da parte di Khan è stato descritto come un “gesto di pace”, potrebbe anche portare nelle prossime ore a delle novità in tal senso anche se proprio nel Kashmir vengono segnalati colpi di mortaio presso il confine.
GESTO DI PACE DOPO L’ESCALATION?
Insomma, c’è un primo spiraglio (come peraltro auspicato dal Ministero degli Esteri russo in una nota diffusa ieri e rivolta proprio ai due Paesi asiatici amici) nella risoluzione della nuova crisi tra Pakistan e India dopo che l’abbattimento di due aerei facenti parte dell’esercito di Nuova Delhi nella fly zone pachistana aveva fatto temere il peggio: uno dei due aerei, un Mig-21, infatti era caduto nella zona pachistana del Kashmir e in seguito l’esercito locale aveva diffuso una foto del pilota catturato. Ad ogni modo, la tensione nella zona di confine resta molto alta come confermato dai colpi di mortaio esplosi e dopo che alcuni uomini delle truppe pachistane pare abbiano violato il ‘cessate il fuoco’ nella mattinata di oggi nella zona di Poonch, stando almeno a quanto riportano fonti di stampa indiane.