Mancano poco meno di tre mesi alle elezioni europee, svolta nel Ppe: gli europarlamentari dei paesi nordici hanno avviato una campagna per chiede l’espulsione di Viktor Orban. Il leader di Fidesz, sovranista e storicamente critico nei confronti del Parlamento europeo, «ha voltato le spalle ai valori del Ppe» secondo l’eurodeputata del partito moderato svedese Maria Corazza Bildt: «Per quasi dieci anni c’è stato un dialogo per portare Orban in linea con i nostri valori e principi, ma il risultato in Ungheria è che la situazione dei diritti fondamentali e dello stato di diritto, si sta deteriorando», il suo commento ai microfoni dell’Ansa. Presidente dell’Ungheria al quarto mandato, Orban è stato al centro delle polemiche per le sue politiche sui migranti e per alcune leggi considerate contrarie ai principi dello stato liberale.
MELONI OFFRE SOSTEGNO A ORBAN
Viktor Orban negli ultimi giorni è finito nel mirino della critica per i libri di testo ammessi nelle scuole ungherese, che potranno essere pubblicati solo a cura dello Stato. A incidere sulle valutazioni negative di gran parte del Ppe è però la gestione del tema migranti, con la chiusura totale delle frontiere e il rifiuto di prendere richiedenti asilo da altri paesi dell’aria Ue. Storicamente vicino a Matteo Salvini, il numero uno di Fidesz ha ricevuto un messaggio di appoggio dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: «Se Viktor Orban e il suo partito Fidesz dovessero essere espulsi dal PPE, Fratelli d’Italia proporrà all’@ACREurope di accoglierlo a braccia aperte nella grande famiglia dei conservatori e sovranisti europei. Siamo fermamente convinti che questa sarebbe la sua casa ideale».