La procura di New York ha messo sotto indagine i responsabili del comitato inaugurale di Donald Trump, quello che organizzò la cerimonia di insediamento alla presidenza del tycoon nel gennaio del 2017, ordinandogli di consegnare al procuratore federale di Manhattan tutti i documenti sui donatori e i finanziatori dell’evento. Come riportato da La Repubblica, il teorema dell’accusa è che donazioni illegali possano essere state indirizzate al comitato da entità o soggetti stranieri. Gli investigatori federali che indagano sulla questione, come riportato da La Repubblica, sono anche intenzionati a capire se lo staff del presidente eletto fosse a conoscenza di tali eventuali donazioni non conformi alla legge federale o ne fosse invece all’oscuro. Alla notizia dell’inchiesta, un portavoce della commissione citata a giudizio ha assicurato la massima collaborazione nei confronti degli inquirenti.



TRUMP, PROCURA NEW YORK INDAGA SU COMITATO INAUGURALE

La notizia dell’indagine della procura di New York non può che essere trattata con fastidio per Donald Trump, soprattutto per la tempistica di un’inchiesta che per il momento, è vero, non lo riguarda direttamente, ma coinvolge pure sempre il suo comitato inaugurale alla vigilia di uno dei discorsi più importanti nel quadriennio alla Casa Bianca di un presidente: quello sullo Stato dell’Unione previsto per questa sera. Gli investigatori federali hanno chiesto di ricevere tutte le carte inerenti alle attività e ai partecipanti dell’Inauguration Day. Di questo elenco fanno parte i contratti con i fornitori, i biglietti e persino le fotografie con il presidente. La legge americana, lo ricordiamo, vieta i contributi esteri alle campagne elettorali, ai comitati di azione politica e ai fondi inaugurali. Dopo il Russiagate una nuova inchiesta sui contatti con l’estero, più o meno diretti, di Donald Trump, rischia di minare l’immagine del presidente.

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