Quasi tutti i media questa mattina riportano come notizia principale del discorso sullo Stato dell’Unione del Presidente Donald Trump la “sfilata” delle donne al Congresso rigorosamente in bianco per ricordare le suffragette e combattere così la violenza di genere cui il tycoon sarebbe, in qualche modo, “connivente”. Eppure c’è un altro passaggio di quel discorso che a quelle stesse donne dovrebbe coinvolgere, e non poco: «Per difendere la dignità di ogni persona sarò il primo presidente Usa ad inserire nel budget un piano nazionale di maternità e paternità». Una legge che provi a contrastare le legislazioni attuali in materia di aborto e interruzione della gravidanza, visto quanto sta succedendo negli ultimi mesi proprio in America: leggi che portano la possibilità di abortire fino al momento della nascita (New York), proposte che rendano possibili uccidere il feto anche dopo un aborto fallito (Virginia, Vermont) e uno unico schieramento di provenienza per queste leggi “moderne”, il Partito Democratico. Donald Trump dunque ha parlato anche a loro, anzi soprattutto a loro: a quelle donne dem che vestite di lindo bianco per contrastare il Presidente nel suo rapporto «imbarazzante» con il genere femminile.
TRUMP “SFIDA” LE DONNE DEM
A quelle stesse donne che solo qualche giorno prima al Senato hanno bloccato una proposta di legge denominata “Born Alive Abortion Survivors Protecion Act” con la quale il Senato Usa intendeva lanciare un monito federale per proteggere tutti i bimbi di aborti falliti fa un ulteriore infanticidio: era stata Patty Murray (dem) a bloccare l’unanimità dicendo che «ci sono già leggi contro l’infanticidio». Ecco a quelle stesse donne che oggi si strappano le vesti (giustamente) per le violenze ignobili contro le donne, il Partito Repubblicano “ricorda” che esistono altre vittime di cui nessuno (o pochi) difende nello stesso modo, pur essendo ancora più innocenti e inermi. «Chiedo al Congresso di approvare una legge che proibisca l’aborto di bambini che possono provare dolore nel grembo materno. Cerchiamo di lavorare insieme per costruire una cultura che custodisce la vita innocente», ha spiegato Trump nel suo discorso sullo Stato dell’Unione. Tutti oggi ne parlano solo per ricordare come il Presidente abbia così strizzato l’occhio al lato ProLife del proprio partito per recuperare voti in vista delle Presidenziali: pochi, anzi quasi nessuno, per sottolineare come nel 2019 ancora si debba combattere per la civiltà e la dignità della vita umana. Trump su molti campi è pericoloso ma alcune volte, l’ipocrisia liberal-bianca-suffragetta, sembra esserlo addirittura di più..