Il giorno del matrimonio dovrebbe essere storicamente il più bello della vita, ma lo stesso non si può dire per la neo-moglie di Matthew Aimers. Il 31enne statunitense non poteva fare di peggio per rovinare il ricevimento di nozze, la propria vita e quella della sua consorte. Come riferito dall’edizione online del quotidiano Il Mattino, Matthew ha chiusa la festa di nozze in manette dopo aver abusato sessualmente di una cameriera minorenne, scatenato una rissa fra i tavoli e poi insultato le forze dell’ordine che stavano cercando di mettergli le manette ai polsi. L’episodio gravissimo si è verificato presso il Northampton Valley Country Club di Philadelphia, sotto gli occhi della neo-moglie in lacrime e incredula, nonché di centinaia di invitati. Il matrimonio disastroso è avvenuto lo scorso mese di novembre ma solamente in questi giorni è iniziato il processo a carico di Aimers, che dovrà rispondere di accuse serie.



MATRIMONIO CHOC: SPOSO VIOLENTA CAMERIERA E SCATENA RISSA

In base alla ricostruzione di quanto accaduto, pare che Matthew abbia adocchiato subito una giovane cameriera una volta arrivato al banchetto nuziale. A quel punto l’ha tampinata per tutta la festa, quasi dimenticandosi dell’anello al dito messogli dalla moglie soltanto poche ore prima. Ha quindi provato a corrompere la cameriera, offrendole 100 dollari in cambio di un bacio al di fuori del locale. La stessa ragazza ha rimandato al mittente la proposta scioccante del marito con il sol risultato di far scattare la furia del 31enne, che ha seguito in bagno la giovane, chiudendola in un angolo e toccandola un po’ ovunque. A quel punto il neo-sposo si è spogliato completamente fino a che la ragazza, sotto choc, non è riuscita a divincolarsi. Ma non finisce qui perché Matthew, forse sotto l’effetto dell’alcol, ha iniziato ad insultare gli invitati alla sua festa, prendendoli poi a pugni e obbligandoli a chiamare la polizia. Una volta giunti gli uomini delle forze dell’ordine li ha quindi sfidati, ed è finito agli arresti. A chiusura del cerchio la posizione dello stesso uomo: nega ogni accusa.

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