Tapiro d’oro ad Al Bano

e lo vedremo stasera durante la puntata di Striscia la Notizia su Canale 5. Il cantante italiano sarà raggiunto dall’inviato Valerio Staffelli che gli consegnerà il premio per essere definito “una minaccia alla sicurezza nazionale” dell’Ucraina. Le anticipazioni che giungono da Canale 5 riportano le parole di Al Bano: “Indagherò, perché voglio sapere a cosa si riferisce l’encomio che mi hanno donato in Ucraina. Non sarà piaciuto il mio canto, ma allora perché il Presidente mi ha chiamato per cantare? Oggi sono su tutti i giornali del mondo con il titolo di terrorista. Blacklist può anche passare, ma addirittura terrorista. Non è che avranno paura delle mie note alte e le scambiano per bombe?”. Non manca di certo l’ironia all’artista che è sempre educato e simpatico, Valerio Staffelli poi insiste: “Speriamo che si ravvedano, deve poter andare a cantare in tutto il mondo. Non attapiratevi ucraini”. Al Bano replica: “Altrimenti arriverà il tapiro anche a voi”. (agg. di Matteo Fantozzi)



“TUTTA COLPA DI PUTIN”

La notizia di questi ultime ore è senza dubbio il fatto che Al Bano sia finito nella lista nera dell’Ucraina perché persona non gradita alla stessa nazione. «La prima impressione è stata di un pesce di aprile in anticipo», spiega lo stesso noto cantautore pugliese, intervistato dai microfoni dell’emittente radiofonica Rtl 102.5, video che potete trovare in fondo alla pagina. Quindi Al Bano, dopo aver capito che non si trattava di uno scherzo, ha provato ad approfondire l’argomento: «Sicuramente si tratta di un errore madornale – sostiene – perché è impossibile trasformare un uomo di pace quale io so di essere in un terrorista qualsiasi». Alla base della lista nera vi sarebbe la presunta amicizia dell’ex di Romina Power con il presidente russo Putin, nonché le sue parole di elogio nei confronti del numero uno del Cremlino: «Non sono amico – ribatte Al Bano – perché è impossibile essere amico di una potenza del genere ma ho avuto l’opportunità di conoscerlo in tre occasioni ed è una persone eccezionale». Resta il fatto che la notizia lascia a dir poco basiti, a cominciare dallo stesso cantante: «Scambiare uno come me per terrorista che mina la sicurezza della nazione. Ma stiamo scherzando? Le uniche ‘bombe’ che abbia mai utilizzato nella mia vita sono le note impossibili, ma bombe di pace, non di guerra». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



AL BANO, L’UCRAINA LO METTE NELLA LISTA NERA

«All’Ucraina adesso non piacciono più le mie canzoni. Ma la lista nera è troppo»

, questa la reazione di Al Bano all’Agi dopo l’inserimento nella lista nera da parte del ministero della Cultura di Kiev. Il cantante ha spiegato: «Non ho mai detto una parola contro l’Ucraina. Mai fatto neanche un apprezzamento. È inaccettabile che proprio io che canto da sempre la pace ora venga trattato come un terrorista. Non ho mai posseduto armi, neanche quelle mentali. Chiamerò subito l’ambasciatore e quindi il ministero della Cultura ucraina. Voglio capire come il mio nome sia finito nella lista. Quando l’ho saputo questa mattina ho pensato a uno scherzo, o a uno scambio di persona». Sul feeling con la Russia di Vladimir Putin: «Quella con Putin non è un’amicizia, ma una semplice conoscenza, favorita anche dal fatto che lui è presidente onorario della Federazione internazionale dello judo e io ne sono ambasciatore nel mondo. Ho cantato per lui ma anche per tanti altri capi di Stato e pure per Giovanni Paolo II. Sono un uomo di pace e non di guerra». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“MINACCIA ALLA SICUREZZA NAZIONALE”

Dopo Michele Placido, è il turno di un altro grande artista italiano: Al Bano è finito nella lista nera dell’Ucraina. Il cantante è stato inserito nell’elenco stilato dal ministero della Cultura di Kiev relativo agli individui «che costituiscono una minaccia alla sicurezza nazionale». La lista, compilata e aggiornata in base alle richieste del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, dei servizi di sicurezza e del Consiglio della televisione e radio nazionali, comprende 147 persone: l’agenzia Interfax evidenzia che Al Bano è stato inserito con il numero 48 a decorrere dallo scorso marzo 2019. L’artista pugliese pagherebbe la popolarità nei paesi dell’ex Unione Sovietica, nonchè le sue simpatie politiche per il presidente russo Vladimir Putin.

AL BANO LISTA NERA DELL’UCRAINA: LE SUE FRASI SU PUTIN

Al Bano

, finito nella bufera anche per l’appoggio al segretario leghista Matteo Salvini, recentemente ha parlato in termini molto positivi di Vladimir Putin: «Lo sostengo da tempi non sospetti. È un grande. Ha un senso religioso della vita. Ha il pugno di ferro e non ci vedo nulla di male. Poco prima di Natale sono stato l’unico cantante straniero ad esibirmi ai 100 anni del Kgb alla presenza di Putin», queste le sue parole ai microfoni del Corriere della Sera in un’intervista del gennaio 2018. La Stampa evidenzia che il 10 dicembre 2018 era stato inserito nella stessa lista anche l’attore-regista Michele Placido, che figura al numero 103; anche lui aveva espresso commenti positivi per l’operato del presidente russo: «Putin è il numero uno in Europa per politica estera, la sua Russia ortodossa, a differenza del debole Occidente, è un baluardo contro l’Islam, al quale in questo momento vanno mostrati i muscoli». Di seguito il video dell’intervista a Al Bano

IL VIDEO DELL’INTERVISTA DI AL BANO A RTL 102.5