“Non è accettabile fare cose che sono comuni in altri paesi del mondo ma che distruggono i costumi, la cultura e la religione in Iran”. Uno potrebbe aspettarsi che il fatto incriminato siano atti sessuali in pubblico, un concerto rock o chissà che cosa, invece quello che è costata la prigione a due fidanzati iraniani è stata una semplice dichiarazione di matrimonio in pubblico, la cosa più semplice e anche più bella che si possa fare. Eppure in Iran dirsi ti voglio bene, vuoi sposarmi, costa il carcere. E’ successo nella città di Arak dove un giovane ha sparso petali di fiori in un cerchio a forma di cuore, ha invitato la sua fidanzata e le ha offerto l’anello matrimoniale a cui lei ha detto sì con un grande abbraccio. Può qualcosa del genere distruggere morale e religione? Ovviamente no, ma l’Iran è ancora ancorato a una ideologia repressiva che queste cose si pagano. E i due fidanzati sono stati arrestati per la proposta di matrimonio in pubblico.
FIDANZATI ARRESTATI E RILASCIATI SU CAUZIONE
La coppia è poi stata rilasciata su cauzione, dovrà affrontare un processo. Il tutto è successo perché la scena è stata filmata e il video è diventato virale, dimostrando come la polizia iraniana controlli ogni cosa, peggio del Grande Fratello. Nonostante l’intervento di un avvocato che ha denunciato la mancanza di qualunque forma di offesa nel gesto della coppia, l’agenzia di stampa semi officiale Fars ha definito il gesto vergognoso dichiarandolo promotore dell’immoralità. L’agenzia di stampa ha chiesto anche una severa punizione nei confronti dei due giovani in modo da impedire che tali cose si possano ripetere. In Iran è severamente proibito ogni gesto di amore in pubblico considerata influenza corrotta dell’occidente che minaccia la morale.