Il Libro della Rivelazione, quello che chiude la Bibbia, è pieno di violenza, vendette, distruzione, morte. Per questo motivo l’ufficio del governo inglese per l’immigrazione ha rifiutato la richiesta di asilo di un iraniano convertitosi al cristianesimo fuggito dalla dittatura del suo paese. Sempre secondo l’Home Office, il cristianesimo non sarebbe una religione pacifica. A questo punto verrebbe da chiedersi perché il governo inglese non cacci dal Regno Unito tutti i cristiani che ci vivono, inclusa la Regina Elisabetta che come si sa è il capo della Chiesa anglicana. Nella lettera di rifiuto di accoglienza si legge ancora, scrive oggi il quotidiano The Independent che “tali esempi dimostrano che la sua affermazione di convertirsi al cristianesimo dopo aver scoperto essere una religione di pace, in opposizione all’islam che contiene violenza, rabbia e vendetta, non è valida”.
IL RIFIUTO DI ACCOGLIENZA
Forse è per questo che il Regno Unito è pieno di islamici che hanno abbracciato la fede nel terrorismo. Contattato dal giornale, il Ministero degli interni ha ammesso che la lettera non è conforme ai suoi principi sulla persecuzione religiosa e ha detto che avrebbe corretto tali affermazioni. Ci si domanda allora chi l’abbia scritta. Difensori dei diritti umani hanno invece commentato che quel documento rappresenta una distorsione della logica e un approccio pericoloso nei confronti dei richiedenti asilo derivante dall’approccio del dipartimento a inventarsi qualunque motivo per rifiutare l’ingesso a queste persone. In parole povere, l’Inghilterra non vuole migranti o persone perseguitate, perché non vuole stranieri nei propri confini, una logica evidentemente razzista, uguale a quella dei porti chiusi in Italia. Il commento del richiedente asilo, Nathan Stevens: “Qualunque sia il tuo punto di vista sulla fede, come può un funzionario governativo estrarre arbitrariamente un pezzetto di libro sacro e usarlo per confondere la ragione sincera di qualcuno di seguire un’altra fede?”. La risposta è evidente: solo per motivi ideologici falsi e vergognosi.