Rafi Eitan, leggendaria spia del Mossad, il servizio segreto d’Israele, si è spento questo pomeriggio all’età di 93 anni. Fu lui, la sera dell’11 maggio 1960, nella periferia di Buenos Aires, a mettere le mani su Adolf Eichmann, la SS responsabile tecnico della ‘Soluzione Finale’, lo sterminio di 6 milioni di ebrei. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, il premier Benyamin Netanyahu lo ha definito “eroe di Israele”. Nato nel novembre del 1926 nel kibbutz di Ein Harod, nell’allora Palestina sotto Mandato britannico, Rafi Eitan non impiegò molto tempo a farsi apprezzare tra i membri dell’Haganah, l’esercito clandestino ebraico, riuscendo a conquistarsi nel 1944 l’accesso al ‘Palmach’, unità d’elite delle imprese impossibili guidato da Yitzhak Sadeh. Lì conobbe il futuro premier Yitzhak Rabin: insieme aiutavano i migranti ebrei ad entrare nel Paese aggirando i divieti inglesi. Il nome di battaglia di Rafi Eitan era indicativo della sua indole temeraria: lo chiamavano “Rafi the stinker” (Rafi il puzzolente), soprannome attribuitogli nel 1946 dopo che attraversò vari canali di scarico maleodoranti per far saltare il radar inglese che ad Haifa, sul Monte Carmelo, tracciava l’arrivo delle navi clandestine ebraiche.
LA CATTURA DI ADOLF EICHMANN
Basta forse la dichiarazione del direttore del Mossad, Yossi Cohen, per definire l’importanza che Rafi Eitan ha rivestito nella storia israeliana. Il capo dei servizi segreti ha infatti dichiarato che “la grande maggioranza delle sue operazioni non può essere pubblicizzata, ma queste hanno contribuito grandemente alla sicurezza di Israele”. Di certo l’operazione che più di ogni altra è associata a Rafi Eitan è quella che ha portato alla cattura di Adolf Eichmann. Fu proprio Eitan ad essere scelto come leader della squadra di 12 persone che – su ordine di Ben Gurion e la supervisione sul campo di Isser Harel, capo del Mossad di allora – avrebbe dovuto catturare e portare la SS in Israele. Eitan, come ricorda Il Fatto Quotidiano, si “arrogò” il diritto di aspettare l’arrivo di Eichmann che tardava il suo rientro a casa e il 22 maggio atterrò in Israele con il tenente colonnello delle SS.