Le autorità locali filippine stanno seguendo con estrema attenzione l’omicidio di Andrea Guarniero, imprenditore padovano ucciso a colpi di pistola nella sua casa nelle Filippine. Si sarebbe trattato di un vero e proprio agguato che non avrebbe lasciato scampo all’uomo, sposato e padre di un bambino. Secondo quanto riferito da Leggo.it, la vittima si trovava nella dependance della sua villa mentre il resto della sua famiglia – la moglie, conosciuta proprio nelle Filippine ed il figlio di 9 anni insieme a due cognate – si trovava in sala a guardare la tv. Pare che Andrea fosse nel suo studio a lavorare al pc quando gli hanno sparato. Una delle cognate avrebbe udito il colpo di arma da fuoco e darebbe prontamente accorsa trovando l’imprenditore riverso a terra, senza vita. Sarebbero due i killer dell’italiano, i quali hanno fatto perdere le loro tracce senza lasciare alcun segno che potesse ricondurre a loro. La Farnesina, prontamente avvisata, sta seguendo da vicino il caso in attesa di importanti ed attesi sviluppi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL FRATELLO “UN’ESECUZIONE”
L’omicidio di Andrea Guarniero, l’imprenditore 49enne padovano freddato a colpi di pistola nella sua casa nelle Filippine, sarebbe avvenuto tra le 17 e le 18 ore italiane di ieri. Le prime informazioni riprese da Leggo.it sembrano confermare l’irruzione nella sua abitazione – in cui viveva con la moglie e il figlio di 9 anni – da parte di due uomini armati, che si sarebbero poi resi autori del delitto. A commentare la morte dell’imprenditore, appassionato di rugby ed ex studente di Scienze Politiche a Padova, è stato il fratello Daniele: “Mio fratello è stato freddato con due colpi di pistola da due killer. È stata un’esecuzione, forse l’acquisto recente di un terreno aveva dato fastidio a qualcuno. Ad agire non è stata la criminalità comune”, ha spiegato. La notizia della morte di Andrea alla sua famiglia in Italia è giunta solo ieri sera. L’ambasciata italiana a Manila e la Farnesina sono state immediatamente messe al corrente del drammatico accaduto. Da quanto emerso, l’omicidio si sarebbe consumato mentre l’imprenditore si trovava nella dependance della villa. La vittima stava lavorando al pc quando è stato raggiunto dai colpi di pistola, senza avere neppure il tempo di reagire. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
FREDDATO CON PISTOLA IN CASA
Si chiama Andrea Guerniero l’imprenditore di Padova che questa mattina si è scoperto è stato ucciso senza pietà nella sua casa a Dauin, nelle Filippine: la notizia emersa nelle ultime ore riguarda un omicidio molto probabilmente avvenuto ieri pomeriggi, quando Guarnieri è stato purtroppo ritrovato senza vita, freddato, all’interno della sua stessa abitazione. L’imprenditore padovano era giunto nel paese asiatico nel 2014 per via di una sua attività di investimenti immobiliari: pare sia stata la moglie filippina, ora sotto choc, ad aver scoperto il cadavere e avvisato il fratello Daniele che vive invece ancora a Padova. Proprio con l’amato fratello quando viveva a Padova, Andrea Guarniero erano soci di un’azienda di Mestrino, la Multichimica: poi però la decisione di cambiare vita e trasferiti nelle Filippine dove è uscito anche a costruirsi una famiglia con la moglie nativa del luogo e un figlio, oggi di 8 anni. Tutto fino ad oggi quando il dramma esplode nella famiglia dell’imprenditore classe 1970, morto nel mistero dentro la sua abitazione.
IL DRAMMA DELL’IMPRENDITORE PADOVANO
Secondo le primissime notizie che filtrano dalle Filippine fino ai colleghi del Gazzettino, sarebbe stati due uomini ad aver fatto irruzione nella casa di Andrea Guarniero e lo avrebbero freddato con diversi colpi di pistola. Secondo la polizia filippina però, ancora non è chiaro chi potesse avercela con l’imprenditore originario di Padova per poter arrivare a tanto: appassionato di rugby, ex studente di Scienze Politiche a Padova, qui nelle Filippine gestiva diverse imprese immobiliari, le stesse che ora verranno setacciate dagli inquirenti per capire se possano provenire da quell’ambiente i due killer entrati in azione ieri pomeriggio. Saranno disposti gli esami autoptici e con ogni probabilità si avvieranno i primi contatti con la procura di Padova e le istituzioni locali di Dauin.