Una petizione per rendere illegale la prostituzione in Olanda: prosegue la battaglia dell’associazione Exxpose, tanto da raccogliere più di 40 mila firme per dire stop al fenomeno legale nei Paesi Bassi. Una campagna di comunicazione che sta facendo il giro del web, con il movimento che ha come obiettivo quello di fermare il mercato della prostituzione unendo valori «cristiani e femministi», punendo i clienti e mettendo dei paletti al fenomeno. A guidare questa battaglia c’è il Christen Unie, partito di formazione cristiana al governo. Un fronte politico che ricorda ciò che sta accadendo in Italia, seppur a parti inverse: la Lega che vorrebbe riaprire le case chiuse e il Movimento 5 Stelle fermamente contrario. L’Olanda è il primo paese al mondo ad aver legalizzato la prostituzione, ma l’aria potrebbe cambiare…
PETIZIONE PER RENDERE PROSTITUZIONE ILLEGALE IN OLANDA
Dibattito acceso, soprattutto dopo le parole del sindaco di Amsterdam, l’ambientalista Femke Halsema: «Non deve essere un argomento off-limits dire che le vetrine al Red Light possono essere chiuse». E attenzione: questa è una battaglia che vede protagonisti sia cristiani che femministe, che ritengono una contraddizione la libertà di sesso a pagamento. Sull’altro fronte i liberali di centro e di destra, che difendono a spada tratta l’attività regolamentata. Per il momento c’è una petizione che vanta numeri importanti, ma niente di più: come evidenzia Il Fatto Quotidiano, non ci sono i numeri in Parlamento per il divieto o per una soluzione alternativa. Ma ciò che è chiaro, nonostante le proteste delle dirette interessate, è che la prostituzione regolamentata inizia a fare storcere il naso a molti in quel di Amsterdam e dintorni…