L’Isis ha rivendicato l’attentato compiuto nel giorno di Natale all’interno del Ministero degli Esteri del Governo Al Serraj, a pochi passi dall’ambasciata Italiana a Tripoli considerato fino a ieri territorio sicuro: secondo il Centro Americano per la Supervisione del Movimento Jihadista Islamico (SITE) la rivendicazione dello Stato Islamico è avvenuta nelle scorse ore, dopo l’uccisione di un diplomatico e due funzionari governativi per «l’ingresso e il sacrificio di cinque soldati del Califfato». Indossavano cinture esplosive e si sono fatti saltare per aria nel quartier generale del Ministero degli Esteri di Tripoli, causano il panico nei civili e sottolineando come la “pace” in Libia sia tutt’altro che vicina. Il “blitz” del Premier Conte prima di Natale con le visite ad Al Serraj e Haftar ha tentato di porre le basi per nuovi accordi diplomatici nei prossimi mesi, decisivi con le Elezioni: la comunità internazionale deve ancora avere un ruolo in questa storia, troppo spesso dimenticata o peggio “aumentata” di emergenza con interventi scriteriati da parte dei precedenti governi francesi e americani. La rivendicazione dell’attentato di Natle è stata diffusa da Amaq, agenzia di news semi-ufficiale dello Stato Islamico, che ha parlato di tre attentatori e non di cinque come invece risulta alle fonti dell’intelligence libica. (agg. di Niccolò Magnani)



KAMIKAZE AL MINISTERO DEGLI ESTERI

C’era il timore di un attentato nel giorno di Natale e arrivano tragici aggiornamenti dalla Libia: registrata un’esplosione kamikaze nella sede del ministero degli Esteri libico a Tripoli. Secondo fonti locali, almeno un uomo si sarebbe fatto esplodere nell’attacco: un secondo attentatore sarebbe stato ucciso dalla polizia. Repubblica evidenzia che sono almeno tre le persone morte, compresi i due terroristi, mentre il bilancio dei feriti sale a cinque. Forze dell’ordine al lavoro per mettere in sicurezza la zona e ricostruire quanto accaduto: alcuni testimoni hanno parlato di «vari uomini in azione», mentre altre persone hanno raccontato che l’esplosione è stata accompagnata da alcuni colpi d’arma da fuoco. Tg Com 24 aggiunge che è stata registrata anche l’esplosione di un’autobomba di fronte all’edificio.



ATTENTATO LIBIA, ISIS IN AZIONE?

Attesi aggiornamenti nelle prossime ore sulle condizioni delle persone rimaste ferite, con le forze di sicurezza al lavoro per capire se ci sono attentatori in fuga o meno. Un altro evento che sconvolge la Libia, che deve fare i conti con una situazione politica decisamente precaria: dopo la caduta del regime di Gheddafi, a Tripoli si è insediato un governo di unità nazionale sostenuto dalla comunità internazionale, opposto al gabinetto sostenuto dal NLA (Esercito nazionale libico) auto-proclamato dal maresciallo Khalifa Haftar. E il terrorismo islamico negli ultimi anni ha colpito a più riprese: recentemente ha rivendicato la responsabilità di un attacco kamikaze a Tripoli contro sede della National Petroleum Company (NOC), bilancio di due morti.

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