Su iniziativa del presidente dell’Egitto al Sisi, è stato recentemente varato un decreto legge per riconoscere giuridicamente i luoghi di culto cristiani che fino a oggi risultavano irregolari. Si tratta di 168 fra chiese e luoghi di culto. Sempre il presidente egiziano invita i fedeli cristiani a continuare a inviare documentazione per concedere nuovi permessi.  “L’approvazione riguarda le chiese che finora non avevano ottenuto le autorizzazioni necessarie. Si tratta di una questione amministrativa, che mira a garantire uno statuto giuridico agli edifici” della minoranza cristiana, oggetto di recente di un sanguinoso attacco per mano di gruppi estremisti islamici ha spiegato il portavoce della Chiesa cattolica egiziana padre Rafic Greiche.



L’EGITTO VARA LEGGE PRO-CRISTIANI

Lo scorso aprile il governo d’Egitto aveva già concesso l’autorizzazione a 166 chiese e luoghi di culto accelerando l’iter dei processi. Si tratta di una legge approvata due anni fa prima della quale era assai difficile e aveva tempi molto lunghi ottenere tali autorizzazioni. Da allora sono state inoltrate circa 3800 domande di sanatoria. I cristiani cattolici e copti sono circa il 10% dei 96 milioni di egiziani, vittime di sanguinosa persecuzione da parte dei fondamentalisti islamici in tutto il Paese d’Egitto.

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