Lo scandalo del FPO ad una settimana dalle Elezioni Europe pone l’Austria in una situazione assai delicata (e non solo, vista l’alleanza tra Strache e Salvini-Le Pen) e per questo motivo il Presidente della Repubblica Van der Bellen assieme al Premier Kurz hanno deciso per indire nuove Elezioni politiche a fine dell’estate 2019. «Le nuove elezioni si terranno a settembre, possibilmente all’inizio del mese» ha fatto sapere il Presidente dopo il vertice di due ore avuto stamane a Vienna con il cancelliere Kurz (OVP) per dirimere le scelte da prendere dopo l’esplosione clamorosa del caso-stracce che ancora investe l’intera nazione nostra confinante. «Quello che è accaduto non è una cosa austriaca e parlando con il cancelliere Kurz eravamo concordi che l’unica soluzione sono nuove elezioni. Adesso dobbiamo pensare solo al benessere del nostro Paese», ha rilanciato il Presidente Van der Bellen. (agg. di Niccolò Magnani)
“APPALTI IN CAMBIO DI SOSTEGNO”
Nuovi aggiornamenti sul caso che ha sconvolto l’Austria e che ha spinto alle dimissioni il vice cancelliere Heinz-Christian Strache. Il leader della Fpo, al governo con la Ovp di Sebastian Kurz, è stato ripreso insieme al capogruppo di partito Johann Gudenus a colloquio con una sedicente nipote di un oligarca russo tre mesi prima delle elezioni politiche del 2017. Il 49enne afferma nel corso dell’incontro: «Se lei prende davvero in mano il giornale prima, due o tre settimane prima delle elezioni, raggiungiamo il 34 per cento: noi vogliamo costruire un sistema mediatico simile a quello di Viktor Orban». E Strache era pronto a promettere una ricompensa: «Dovrebbe fondare un’azienda come la Strabag, così da ricevere tutti gli appalti del governo che Strabag ora ottiene». Attesa la conferenza stampa di Kurz, con la Fpo finita nei guai: l’esponente Harald Vilimsky ha annullato la sua partecipazione alla manifestazione della Lega di oggi a Milano. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“STRACHE DISPOSTO A FARSI COMPRARE”
Terremoto politico in Austria: il vice cancelliere Heinz-Christian Strache, numero due di Sebastian Kurz, si è dimesso. Il motivo? Una inchiesta del Der Spiegel e del Sueddeutsche Zeitung, un video compromette il 49enne: è stato infatti sorpreso a offrire contratti governativi in cambio di sostegno politico. La stampa austriaca spiega che «era disposto a farsi comprare», con il cancelliere che fin da subito aveva annunciato di escludere ulteriori collaborazioni con Strache. Il vice cancelliere, leader del partito Fpo, ha tenuto una breve conferenza stampa in cui ha annunciato la sua decisione: «Ho presentato le mie dimissioni da vice cancelliere dell’Austria al cancelliere Kurz, lui ha accettato questa scelta. Sono stato vittima di un attacco politica messo in scena in segreto, per il quale i giornali hanno atteso due anni. Mi dimetto per evitare di danneggiare ulteriormente l’immagine dell’esecutivo». Una bomba esplosa a otto giorni dalle elezioni europee 2019, con il cancelliere Kurz che terrà una conferenza stampa nelle prossime ore.
AUSTRIA, SI DIMETTE IL VICE CANCELLIERE HEINZ-CHRISTIAN STRACHE
Il governo di Centrodestra è in fibrillazione dopo l’inchiesta dei due quotidiani, con la stampa austriaca che prevede una rottura della coalizione e un ricorso a elezioni anticipate. Nel video Strache si dice disponibile ad accettare soldi russi in cambio di favori anche illegali: una trappola tesa al vice cancelliere, con la presunta nipote di un oligarca russo vicino a Vladimir Putin che ha smascherato gli affari del vice di Kurz. Nel corso del colloquio, andato in scena ad Ibiza nel corso della campagna elettorale del 2017, Strache evidenzia inoltre di voler favorire aziende russe negli appalti e di voler censurare i media austriaci, prendendo spunto ed elogiando la politica di Viktor Orban in Ungheria. Ma non solo: il 49enne afferma anche di voler boicottare l’imprenditore austriaco e bolzanino d’adozione Hans Peter Haselsteiner, che a più riprese contro il partito di Strache, sostenendo anche con donazioni candidature in contrasto alla destra austriaca come riporta Repubblica.