Come vi abbiamo raccontato, quello di oggi è il terzo terremoto nel giro di pochi giorni per la Grecia e per Zante. Grande paura sul territorio ellenico ma anche nel Sud Italia, con la scossa avvertita in Puglia, Calabria e Sicilia. Il sisma dello scorso 26 ottobre 2018 ha causato numerosi danni: magnitudo 6.8, con un blackout elettrico che ha bloccato la città principale dell’isola. Il terremoto, rilevato a cinquanta chilometri a sud di Zante a una profondità di 16,6 chilometri, è stato preceduto da una scossa di M 5 e seguito da alcuni micro scosse di assestamento: oltre che in Italia, è stato avvertito anche in Albania, Libia e Malta. Danni anche per un monumento bizantino del dodicesimo secolo, situato su una piccola isola nei pressi di Zante. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



PAURA IN PUGLIA E CALABRIA

Trema ancora il Pelopponeso, in Grecia. Una nuova fortissima scossa si è registrata questo pomeriggio, poco dopo le ore 16:00, che l’Ingv ha catalogato di magnitudo 6.0 sulla scala Richter. Come il sisma di settimana scorsa, anche in questo caso il tremore è stato avvertito in tutto il sud Italia, con numerose segnalazioni sui social network di persone spaventate in particolare in Puglia, Calabria e Sicilia orientale. Al momento non si hanno notizie di danni, anche se ovviamente gli abitanti di quella zona del Vecchio Continente stanno vivendo giornate di forte tensione, tenendo conto delle numerose scosse registratesi in successione in questi giorni. «In passato abbiamo già avuto magnitudo notevoli sia a Zante che a Cefalonia e Lefkada – ha spiegato a Cronachetarantine.it il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Salvatore Stramondo – qui infatti è presente una faglia molto importante che si prolunga su tutto il cosiddetto arco ellenico e quindi sismi superiori a 6 gradi non sono inediti». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TREMA ANCORA ZANTE

Trema ancora l’isola di Zante, in Grecia. Un nuovo terremoto si è verificata circa un’ora e mezza fa, classificato dall’Ingv di magnitudo 6.0. L’evento è stato registrato precisamente alle ore 16:12 di oggi, martedì 30 ottobre 2018, nel mar Ionio. L’ipocentro ha avuto una profondità di 10 chilometri, quindi decisamente superficiale, e il sisma è stato avvertito anche in tutta l’Italia meridionale, in particolare in Calabria, nonché in alcune zone della Sicilia e della Puglia. Si tratta del terzo terremoto di grado rilevante avvenuto in pochi giorni nei pressi della splendida isola di Zante.



TERZO TERREMOTO IN POCHI GIORNI

Questa notte, poco prima delle ore 5:00, un’altra scossa di magnitudo 5.6, mentre venerdì scorso, 16 ottobre, un violento sisma di 6.8 gradi sulla scala Richter che, anche in quel caso, si era sentito in maniera indistinta in tutto il sud Italia, provocando dei mini-tsunami sulle coste meridionali, in particolare quelle calabresi, di una decina di centimetri. Non è ancora chiaro se l’ultimo terremoto abbia provocato danni a cose o persone; quello di venerdì scorso aveva limitato i problemi grazie alle abitazioni antisismiche che vengono costruite sull’isola di Zante dal tremendo terremoto del 1953 che spazzò via praticamente ogni casa.