Ha sette anni, oggi, la bimba nata da una relazione extraconiugale e per almeno due anni tenuta nascosta in un bagagliaio dalla madre-orco. La storia che arriva dalla Francia sta inevitabilmente facendo il giro del mondo sollevando polemiche e critiche sulla condotta della donna 50enne. Quest’ultima oltre ad essere riuscita a nascondere la gravidanza al marito ha fatto di più anche dopo il parto, rendendo la piccola un vero e proprio “fantasma”, invisibile agli occhi altrui. Solo la scoperta di un meccanico, del tutto casuale, ha permesso alla bambina di poter avere una vita migliore anche se alcune delle gravi lesioni riportate, insieme ai disturbi causati dall’assurda situazione, non potranno essere curati. Oggi la bambina ha sette anni ma come spiega l’Unione Sarda è invalida e non parla. Fortunatamente però è stata affidata ad un’altra famiglia che si sta prendendo cura di lei, mentre la madre naturale è attualmente a processo e rischia 20 anni di reclusione per maltrattamenti su minore. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



SCOPERTA DAL MECCANICO: SAREBBE MORTA IN 30 MINUTI

Ha sconvolto il mondo intero la storia di Rosa Maria De Cruz, la 50enne portoghese finita sotto processo in Francia per aver nascosto per due anni nel bagagliaio la figlia partorita all’insaputa del marito, frutto di una relazione extra-coniugale. A fare la macabra scoperta della piccola è stato un meccanico che, violando le ferree indicazioni della donna – premuratasi di vietare l’apertura del portabagagli per qualsiasi motivo – insospettito da alcuni rumori provenienti dallo stesso ha aperto la portiera trovandosi davanti una scena da incubo. La piccola versava infatti in condizioni di assoluto degrado, era nuda e riposta in una “culla” marcia. Ma è stata proprio questa “catena di casualità”, dal fatto che la mamma abbia portato la macchina a riparare proprio quel giorno, fino al meccanico che ha ascoltato i lamenti della bambina contravvenendo alle indicazioni della donna di non aprire il bagagliaio, a salvare la vita della piccola. Stando a quanto dichiarato dai medici, infatti, se la bambina non fosse stata trasportata in ospedale com’è poi avvenuto in seguito alla scoperta del meccanico, sarebbe morta nel giro di mezz’ora. (agg. di Dario D’Angelo)



LA MAMMA-ORCO

Partorisce, nasconde la figlia nel bagagliaio, e prosegue la sua vita di prima, come se nulla fosse. La protagonista di questa vicenda ai limiti della follia umana è Rosa Maria De Cruz, 50enne di origini portoghesi che ha deciso di nascondere la figlia nata da una relazione clandestina. Fortunatamente, un meccanico che doveva eseguire delle riparazioni sull’auto, ha aperto il bagagliaio, facendo la tremenda scoperta, e la piccola Serena, così come si chiama la vittima di questa assurda vicenda, è stata tratta in salvo. I fatti risalgono al 2013, ora Serena ha sette anni ed è stata affidata da tempo ad una famiglia, mentre è iniziato il processo ai danni di Rosa Maria De Cruz, che rischia fino a 20 anni di carcere anche perché grazie al trattamento ricevuto, la piccola resterà invalida a vita. Rosa Maria ha altri tre figli, tutti compresi fra i 9 e i 15 anni, che sono tornati in famiglia dopo un periodo di affidamento, mentre il partner della mamma orco è stato scagionato da ogni accusa, visto che lo stesso era all’oscuro di tutto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



RISCHIA 20 ANNI DI CARCERE

Dopo averla partorito, ha nascosto la figlia per almeno due anni nel bagagliaio della sua auto per paura che proprio la piccola, “figlia del peccato”, potesse essere vista da occhi indiscreti. Oggi Serena, questo il nome della bimba, ha sette anni e sua madre, la 50enne Rosa Maria De Cruz, la quale sperava che non si venisse a sapere della sua storia clandestina, era riuscita persino a tenerla nascosta dalla sua famiglia “ufficiale”, ovvero al marito ed ai suoi altre tre figli. I fatti risalgono al 2013 ed ora la donna è sotto processo in Francia e rischia 20 anni di carcere. Agli investigatori, come riporta Quotidiano.net, la 50enne di origini portoghesi pare abbia detto frasi choc del calibro di “non era una bambina ma una cosa” e che le aveva cominciato a parlare solo a 18 mesi “perché le aveva sorriso”. Per i medici, intanto, la piccola Serena “resterà invalida a vita”. Questo il destino riservatole proprio dalla donna che l’ha messa al mondo ma che ha preferito tenerla nascosta per 2 anni nel bagagliaio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

DOPO IL PARTO BIMBA TENUTA PER 2 ANNI NEL BAGAGLIAIO

Nasconde la figlia nel bagagliaio per due anni dopo averla partorita. Come abbia potuto sopravvivere in quelle condizioni è tutto da capire. In effetti quando è stata trovata era sul punto di morte, nel bagagliaio di una macchina. Per due anni la piccola aveva vissuto nascosta nello scantinato di casa o addirittura nel bagagliaio della macchina di sua madre, come fosse un oggetto, un pacchetto da tenere nascosto. Era quello che voleva la madre, Rosa Maria da Cruz, oggi 50 anni, una donna francese che aveva tenuto nascosta al marito e agli altre tre figli la gravidanza, avuta in una relazione clandestina, e anche il parto. Quando Serena, così è stata chiamata, nasce, nel 2011, la madre la tiene nascosta a tutti, chiudendola in cantina o nel bagagliaio. Non pensa nemmeno per un istante a ucciderla, fortunatamente, ma neanche a darla in adozione, cosa che si può fare comodamente in anonimato senza che nessuno ne sappia niente. No, la tiene in vita in condizioni miserabili.

NASCOSTA NEL BAGAGLIAIO

Nasconde la figlia nel bagagliaio dopo il parto e la tiene nascosta per due anni. Quando un giorno porta la macchina da un meccanico per le riparazioni, si raccomanda che non venga aperto il bagagliaio. Durante i lavori però il meccanico sente dei rumori provenire da lì, pensa ci sia finito dentro un animale e lo apre. Quello che vede è terrificante: “Ho scoperto questa bambina nella parte inferiore del bagagliaio, nuda, accanto a una culla marcia, in condizioni disgustose. Ho fatto un salto indietro per la puzza insopportabile”. La piccola viene ricoverata, sopravvive ma ha numerosi handicap fisici e mentali che si porterà dietro per tutta la vita. Finalmente portata in processo, la donna rischia adesso una condanna a 20 anni di carcere. Che non è neanche molto per quello che ha fatto, anche se quasi sicuramente si tratta di una persona con disturbi psichici.