In programma una nuova grande manifestazione dei gilet gialli il 24 novembre 2018, utile per capire “che piega prenderà questa rivolta di popolo” come sottolineato da Francesco De Remigis. E’ esplosa inoltre la protesta dei sindaci, con il presidente Emmanuel Macron che diserterà il 101mo congresso annuale al Palazzo delle Esposizioni, con il capo di stato transalpino che sta vivendo alcuni dei giorni più difficili del suo intero mandato. Intervenuto all’Università di Louvain-La-Neuve in Belgio, Macron ha spiegato che “per placare le tensioni è necessario il dialogo”: “E’ normale che la gente esprima la propria frustrazione”, ma il numero uno francese ha rimarcato di essere al lavoro per “cambiare le abitudini del Paese sui combustili fossili”. Solo attraverso il confronto, prosegue, è possibile “uscire da questa situazione e trovare buon ritmo e soluzioni concrete”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



LA MINACCIA: “SABATO BLOCCHIAMO PARIGI”

Non è servita la risposta affidata ad alcuni ministri dell’esecutivo guidato da Edouard Philippe, ma non arrivata dall’Eliseo, per placare l’ondata gialla di protesta che negli ultimi giorni sta scuotendo la Francia: il neonato movimento spontaneo dei gilet gialli sta per vivere oramai la sua terza notte di protesta e ha annunciato che presto la marea umana potrebbe spostarsi a Parigi. L’intenzione sarebbe quella di mobilitare centinaia di migliaia di persone per sabato prossimo e sul gruppo Facebook promosso da Eric Drouet, sconosciuto ai media fino a qualche giorno fa, c’è già un appello a tutti i partecipanti alla protesta per una manifestazione oceanica nella capitale francese, per far sentire al Governo e soprattutto ad Emmanuel Macron la propria voce. In attesa di capire quali sviluppi avrà nelle prossime ore la protesta nata contro l’innalzamento delle tasse sulla benzina voluto dal Presidente della Repubblica, qualcuno già teme a Parigi nel weekend una giornata ad altissima tensione. (agg. di R. G. Flore)



TOTAL, “DUE DEPOSITI BLOCCATI”

La Total – una delle aziende di petrolio e carburante più famose di Francia – ha fatto sapere questa mattina che due depositi nel nord del Paese sono tutt’ora bloccati dalla protesta dei Gilet Gialli che richiedono un incontro con il Presidente Macron al più presto, pena il ripetersi costante di azioni del genere anche nelle prossime giornate. A Calais, sulla Manica, un automobilista inglese e un camionista di origini australiane sono stati fermati dopo aver forzato dei blocchi ferendo dei manifestanti: secondo quanto riporta invece l’Ansa, nella Marna vicino a Parigi un camionista è stato fermato per aver ferito un manifestante con giubbotto giallo che voleva impedirne il passaggio. Il comitato “organizzatore” dei Gilet Gialli starebbe per programmare sabato prossimo un raduno ancora a Parigi se non dovessero arrivare segnali “distensivi” dall’Eliseo: Macron medita, ma per ora la tassa sulla benzina rimane saldamente nel programma di Governo. (agg. di Niccolò Magnani)



FRANCIA, NUOVI BLOCCHI ANCHE STAMATTINA

La protesta dei Gilet gialli in Francia ha dominato l’intero week end appena concluso portando a caos e agitazione diffusa. Nonostante questo però il presidente Macron ha dimostrato di non essere per nulla disposto a cedere. Il premier Edouard Philippe, come riferisce Agi.it, ha così commentato in un suo intervento televisivo: “Siamo in ascolto dei francesi, abbiamo sentito la loro rabbia e sofferenza, la mancanza di prospettive ma la rotta non cambia se si alza il vento”. Poche parole per rendere noto che la carbon tax resta esattamente così com’è, compresi i rincari che dal prossimo primo gennaio riguarderanno i prezzi del carburante. La mobilitazione nelle ultime ore ha coinvolto centinaia di migliaia di francesi che hanno quasi letteralmente paralizzato il Paese nell’ultimo fine settimana. A tal proposito, il premier ha denunciato a gran voce la scene “molto violente” che si sono registrate nel corso della protesta alla quale hanno preso parte i manifestanti con addosso i loro giubbini catarifrangenti: “La libertà di manifestare è garantita, ma non può essere anarchia”, ha tuonato.

GILET GIALLI CHIEDONO INCONTRO CON MACRON

La protesta dei Gilet gialli, intanto prosegue anche dopo la presa di posizione del governo di Macron che ha fatto intendere di non essere affatto disposto a compiere un passo indietro rispetto alla propria politica “anti-auto”. Come riporta l’agenzia di stampa Ansa, questa mattina i manifestanti contro il rincaro del carburante in Francia, hanno deciso di agire concretamente. Mentre su diversi tratti autostradali proseguono i blocchi, ad essere stati bloccati sono anche diversi depositi di carburante. Rivolgendosi ai media, molti organizzatori hanno chiesto un “gesto” da parte del governo e in particolare hanno avanzato la richiesta di “essere ricevuti all’Eliseo da Emmanuel Macron”. Un incontro che potrebbe giungere dopo un fine settimana non semplice per il Paese, dove secondo il capo della polizia sono stati 282mila i partecipanti alla protesta. La manifestazione ha portato anche a molto momenti di tensione lasciandosi alle spalle anche una manifestante morta in Savoia, oltre 227 feriti di cui 6 gravi e circa 300 tra fermi e arresti.