Secondo quanto riportato dall’emittente francese RTBF, l’uomo che ha accoltellato l’agente non sarebbe stato già schedato per come estremista islamico radicalizzato nei faldoni dei servizi segreti in Belgio: al momento è piantonato in ospedale, ferito dopo gli spari dei colleghi del poliziotto, e solo nelle prossime ore quando si stabilizzerà si potranno iniziare le indagini e i primi interrogatori anche per scoprire se vi fossero eventuali complici nelle vicinanze del Commissariato ora piantonato anche dai militari. L’agente è stato ferito al collo ma dovrebbe cavarsela con qualche giorno di prognosi e tanta paura provata davanti all’aggressore urlante “Allah Akbar”. Al momento oltre ad indagare per terrorismo si prova a capire se possa esserci un collegamento con la visita odierna del Presidente francese Emmanuel Macron proprio a Bruxelles (dopo il recente viaggio in Germania, con tanto di discorso al Bundestag).



ACCOLTELLA POLIZIOTTO URLANDO “ALLAH AKBAR”

Un poliziotto è stato accoltellato questa mattina a Bruxelles davanti al commissariato centralissimo a Grand Place: lo spettro del terrorismo torna purtroppo vivo nel pieno centro del Belgio, a pochi passi dalle zone delle istituzioni Europee. Secondo il quotidiano online ‘Dernière Heure’ – tra i primi a dare notizia del tremendo doppio attentato il 22 marzo 2016 (prima all’aeroporto, poi alla metropolitana) – l’aggressore di origini musulmane avrebbe gridato mentre correva col coltello «Allah Akbar», anche se fino ad ora la polizia non ha confermato le voci filtrate dai testimoni sul posto. Immediato è stato l’intervento dei colleghi dell’agente che hanno sparato all’aggressore, ferendolo in maniera non mortale: la vittima e il tentato killer sono stati portati in ospedale ma secondo le voci ufficiali della polizia di Bruxelles «non sono in pericolo di vita».



BRUXELLES, LA POLIZIA INDAGA PER TERRORISMO

Ha gridato il consueto “inno di morte” dei terroristi islamisti, dall’Isis fino ad Al Qaeda, e per questo la polizia starebbe indagando per terrorismo dopo le primissime informazioni emerse dai media in Belgio: l’uomo che ha tentato di accoltellare il poliziotto pare fosse noto alle forze dell’ordine per traffico d’armi ma non si hanno conferme di eventuali radicalizzazioni recenti dell’aggressore ancora senza identità svelata alla stampa. L’attacco contro l’agente di Bruxelles è avvenuto davanti al principale commissariato della città, in rue du Charbon, che ora si trova chiuso e serrato come tutto il quartiere per repertare l’area del presunto attentato terroristico per fortuna non andato a “buon fine”. Lo spettro del terrorismo torna, ancora una volta, nel Belgio ancora ferito per quella ondata di fondamentalismo che non si è scoperta certo “solo” in quel dannato marzo 2016..

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