Un fenomeno talmente particolare che ora i gilet gialli rischiano di “sgonfiarsi” in Francia mentre crescono e si propagano in altri Paesi, anche con motivi e proteste tra le più disparate. Questa mattina violente manifestazioni sono arrivate a Bruxelles con giubbotti gialli spuntati sotto la sede del Parlamento Ue (il motivo era la protesta contro il Global Compact per l’immigrazione), mentre in Bulgaria diverse rivendicazioni simili a “gilet jeunes” sul caro benzina vanno avanti da diverse settimane. Attenzione alla Catalogna, dove i secessionisti catalani hanno assunto il colore giallo delle proprie bandiere per ricordare i loro leader in carcere: lo scorso weekend altri separatisti hanno indossati i gilet gialli per una manifestazione contro la “dipendenza” dalla regione spagnola. (agg. di Niccolò Magnani)
IL BILANCIO DEL QUINTO SABATO DI PROTESTE
E’ andato in scena nella giornata di ieri il quinto sabato di proteste dei gilet gialli, o quello che viene comunemente nominato come l’atto V. Anche se gli scontri sono diminuiti nettamente rispetto agli altri weekend di proteste, il bollettino resta comunque di guerra. Sono infatti morte due persone, due donne che sono rimaste coinvolte in incidenti stradali causati dai blocchi dei manifestanti. Inoltre, sono rimaste ferite cinque persone, mentre 136 sono state quelle identificate di cui 104 poste in stato di fermo. Lo scorso sabato erano stati oltre 500 gli identificati con 300 fermi, e le proteste sembrano essere diventate quasi più una “moda”, piuttosto che un evento in cui manifestare concretamente il proprio dissenso nei confronti del governo. Anche ieri sono andati in scena i soliti scontri fra la polizia e i manifestanti, al cui interno vi erano numerosi corpi “estranei”, come black bloc e facinorosi vari, a Parigi solamente per “fare casino”. In tutta Francia sono stati 66mila i manifestanti, contro i 126mila scesi in piazza una settimana fa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GILET GIALLI: DUE MORTI AI BLOCCHI STRADALI
Due morti ai blocchi stradali, ma possiamo parlare di un sabato relativamente tranquillo rispetto agli ultimi trascorsitra le proteste dei gilet gialli. Qualche scontro ma nulla più, con Le Monde che sottolinea il parziale sgonfiamento del movimento: dai 126 mila manifestanti di sette giorni fa ai 66 mila di oggi. Parte di questo è dovuto ai fatti di Strasburgo, mentre un’altra motivazione è legata alle promesse fatte dal presidente Emmanuel Macron. Corteo meno popoloso a Parigi ma non solo: la stampa transalpina sottolinea che anche a Rennes, Caen e Tolosa i contestatori erano molti meno. C’è purtroppo da registrare il decesso di due persone, la settima e l’ottava vittima da cinque settimane a questa parte, anche in questo caso dovuto ai blocchi su strade e autostrade. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SPUNTANO MARIANNE A SENO NUDO
Fuoriprogramma durante la manifestazione di oggi dei gilet gialli a Parigi. Per il quinto sabato di protesta consecutivo hanno fatto la loro comparsa sugli Champs-Elysees anche le Marianne, cinque ragazze a seno nudo vestite come il simbolo della Repubblica francese che per circa mezz’ora sono rimaste immobili a “sfidare” idealmente gli scudi levati degli agenti di polizia. Come riportato dall’Ansa, in un primo momento si è creduto si trattasse di una manifestazione delle Femen ma i media francesi hanno chiarito che si trattava in realtà di una performance artistica della franco-lussemburghese Deborah de Robertis, nota per essersi spogliata in diversi musei francesi. Note di colore a parte, la giornata di oggi è stata funestata da due morti a margine delle proteste. Come riportato da TgCom24, polizia che intende evacuare la zona per mettere fine alla manifestazione sta alleggerendo la pressione facendo uso di idranti. (agg. di Dario D’Angelo)
MORTI NELLE PROTESTE SALGONO A DUE
Nuova vittima dei gilet gialli. Poco fa un’altra donna è rimasta uccisa a seguito delle manifestazioni dei francesi in giallo, la seconda nella giornata odierna. Attorno all’ora di pranzo vi avevamo riportato la notizia di una 44enne morta sul colpo dopo essere stata travolta da un’automobile a nord-est di Parigi, mentre era a bordo di una moto con il suo compagno. E’ invece degli ultimi minuti la notizia di un’altra vittima di un incidente, accaduto questa volta nel nord della nazione, sul confine con il Belgio in località Erquelinnes. Anche in questo caso un blocco dei manifestanti ha innescato una serie di eventi che ha appunto causato la morte di un’altra persona, l’ottava da circa un mese e mezzo a questa parte. Intanto proseguono gli scontri a Parigi, dove vi sono circa 2000 manifestanti, di cui 63 fermati dalle forze dell’ordine. La capitale è comunque blindatissima e anche per questo si sta riuscendo a contenere gli scontri. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GILET GIALLI, SETTIMA VITTIMA
Un’altra vittima provocata dalle manifestazioni dei gilet gialli. Una donna è morta questa mattina, come riferito dai principali quotidiani online in queste ultime ore. L’episodio si è verificato nei pressi di Parigi, sulla strada Nazionale 2, a nord-est della capitale francese. Stando a quanto riferito dall’emittente radiofonica France Bleu Picarde, la vittima si trovava a bordo di una moto assieme al suo compagno, quando è stata investita da un’automobile. Dalle prime ricostruzioni pare che la motocicletta abbia fatto inversione di marcia dopo aver trovato uno dei numerosi blocchi stradali messi in atto dai gilet gialli, quando è stata appunto travolta da un altro mezzo. Si tratta della settima vittima da quando sono iniziate le proteste degli uomini in giallo, che oggi sono giunti al loro quinto sabato di manifestazioni. Il governo aveva invitato i manifestanti a non scendere in piazza dopo le concessioni annunciate da Macron, ma i gilet gialli hanno deciso di protestare lo stesso: al momento sono 46 i fermati nella sola Parigi a causa di nuovi scontri con le forze dell’ordine. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GILET GIALLI, NUOVE PROTESTE A PARIGI
Il quinto sabato di protesta dei gilet gialli a Parigi e in tutta la Francia sarà all’insegna degli scontri con la polizia nonostante l’attentato di martedì sera a Strasburgo? E’ probabilmente questo il quesito principali rispetto alla giornata di oggi, con i gilets jaune invitati da più parti ad abbassare i toni in un momento in cui la Francia ha bisogno di compattezza. Eppure dalle testimonianze video che arrivano da Parigi, rispetto ad un avvio molto soft iniziano a registrarsi i primi movimenti di protesta che preannunciano un sabato caldo. Un rappresentante dei gilet gialli si è steso in strada avvolto dal tricolore transalpino. Accanto a lui decine di manifestanti vogliosi di protestare “contro il razzismo, contro la discriminazione e contro l’ingiustizia sociale”(clicca qui per il video). Va detto che nella Capitale per ora il momento è relativamente sereno: venticinque le persone identificate e 8 sono i fermi sugli Champs-Elysees quasi deserti contro quasi 300 della scorsa settimana alla stessa ora. (agg. di Dario D’Angelo)
GILET GIALLI, QUINTA MOBILITAZIONE A PARIGI
Gilet gialli, Parigi e la Francia intera si preparano alla quinta mobilitazione. Da cinque sabati consecutivi i contestatori scendono in piazza per protestare contro Emmanuel Macron e giovedì è stata registrata la sesta vittima: un manifestante è stato investito e ucciso ad Avignone. La capitale transalpina è blindata dalla polizia, con furgoni della Gendarmerie e 14 veicoli blindati su ruote posizionati nella zona dell’Arco di Trionfo e di Place de l’Etoile e con un cannone ad acqua sugli Champs Elysees. Le forze di sicurezza hanno inoltre protetto gli ingressi dell’Eliseo, del palazzo dell’esecutivo, dei palazzi del Parlamento e dei ministeri. A differenza di quanto accaduto nelle scorse settimane i musei, tra cui il Louvre, e la Tour Eiffel rimarranno aperti. Dopo il dramma di Strasburgo, il ministro dell’Interno Christophe Castaner ha predisposto 69 mila agenti su tutto il territorio francese per tenere a bada le agitazioni.
ALLERTA IN FRANCIA PER LA QUINTA MOBILITAZIONE DEI GILET GIALLI
I colleghi de Le Monde evidenziano che sono circa 20 mila agenti in meno rispetto a sette giorni fa, con il ministero dell’interno che ha rinforzato la presenza di poliziotti nelle zone considerate a rischio scontri come Bordeaux e Tolosa. Rinforzati inoltre i controlli su strade e trasporti. L’autostrada A6 è stata bloccata in entrambi i sensi di marcia sulla frontiera del Reno, con il prefetto di Auvergne-Rhone-Alpes che ha sottolineato che si tratta di una decisione precauzionale: stesso discorso per quanto concerne l’A466. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore sulla situazione di Parigi, dove per il momento sono pochi i manifestanti presenti sotto l’Arco di Trionfo. «Non ci arrendiamo», questo il motto dei gilet jaunes, che hanno intenzione di proseguire l’onda di proteste: «stiamo facendo la storia», ripetono sui social, convinti di poter cambiare il corso della storia francese.