L’allerta per domani a Parigi e in tutta la Francia, nono sabato consecutivo di proteste in piazza dei Gilet gialli contro il Governo Macron, sale in queste ultime ore: «pensiamo che la mobilitazione sarà più forte rispetto a sabato scorso e che il comportamento dei gruppi presenti verrà segnato da un maggiore radicalismo, una maggiore tentazione di violenze», rilancia il prefetto di Parigi, Michel Delpuech, intervistato da CNews in vista dei nuovi possibili scontri temuti per la giornata di domani. «Di settimana in settimana osserviamo una deriva verso comportamenti sempre più violenti, causati da sparuti gruppi di casseur» che stanno però tenendo la Francia in ginocchio e Macron sotto “accusa” perenne in vista delle Elezioni Europee di maggio: secondo Delpuech, i “rissosi” hanno come obiettivo quello di distruggere i luoghi simboli del potere, come visto tragicamente una settimana fa con l’attentato contro un Ministero, senza per fortuna feriti o peggio vittime. Resta il larghissimo dispiego di forze di sicurezza anche per domani a Parigi e in tutte le principali città del Paese: «80.000 gendarmi mobilitati domani su base nazionale, 5.000 saranno dispiegati per la sola protesta di Parigi, con 14 veicoli blindati della Gendarmerie Nationale» conclude il prefetto di Parigi.



LEADER GILET GIALLI SNOBBANO IL M5S

Nel frattempo, sul fronte politico il movimento dei Gilet gialli esclude un qualsivoglia aiuto-sostegno da parte dei grillini: la lettera di Luigi Di Maio per provare a “istituzionalizzare” la piazza francese (oltre che guadagnare un nuovo sostegno da parte della base M5s delusa dall’alleanza con la Lega) non ha ottenuto grandi risultati, specie perché resta difficile ritrovare un leader “unitario” che riunisca l’intero movimento finora a-politico. Tra i personaggi più in vista, certamente, è quel Eric Drouet arrestato giorni fa in uno degli ennesimi scontri di piazza (poi rilasciato subito dopo): dopo le parole di Di Maio, lui in quanto leader influente del movimento ha replicato «Siamo apolitici. Abbiamo cominciato da soli e finiamo da soli». Sembra però che in casa M5s tutto questo snobbare ancora non sia “arrivato”, vedendo cosa questo stesso pomeriggio ha commentato il vicepremier Di Maio a margine degli Stati Generali dei Consulenti del Lavoro «Capisco le dichiarazioni di ieri di uno degli esponenti, perché se un ministro del governo Macron inizia a fare complottismo dicendo che altre nazioni stanno finanziando i gialli allora è giusto che quel movimento si smarchi: lo avrei fatto anch’io». Il leader M5s conferma poi l’appuntamento con alcuni esponenti M5s per capire le loro intenzioni sulle Europee, «I gilet galli – attacca infine Di Maio – li sta in realtà finanziando il governo Macron con tutte le assurdità che sta facendo».

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