Potrebbe essere stato rinvenuto l’aereo con a bordo Emiliano Sala, scomparso dai radar sopra la Manica negli scorsi giorni. Poco fa è giunta notizia, riportata dai principali media internazionali, del ritrovamento di alcuni resti di un aereoplano da turismo, per l’esattezza dei sedili, su una spiaggia francese. Secondo la polizia e l’Air Investigation Branch, potrebbe trattarsi proprio dei resti dell’aereo su cui viaggiava il calciatore argentino di proprietà del Cardiff. «La mattina di lunedì 28 gennaio – fanno sapere le autorità – siamo stati avvisati dal Bureau d’Enquetes e d’Analyses, l’autorità investigativa francese per la sicurezza, che parte del cuscino di un sedile è stata ritrovata su una spiaggia nei pressi di Surtainville, sulla penisola del Cotentin. Un secondo cuscino è stato rivenuto nella stessa zona più tardi. Da un esame preliminare – concludono – è probabile che i resti provengano dall’aereo scomparso».



EMILIANO SALA: RESTI DI UN AEREO SULLE COSTE DELLA FRANCIA

La spiaggia in cui sono stati ritrovati i resti dell’aereo si trova a nord-est della Francia, a circa 40 miglia di distanza da dove l’aereo era scomparso dai radar, sopra Guernsey. Il Piper PA-46 Malibu con a bordo l’attaccante argentino e il pilota Dave Ibbotson, era decollato da Nantes lunedì 20 gennaio e doveva raggiungere poche ore dopo Cardiff, dove Sala avrebbe dovuto ricongiungersi con i suoi compagni di squadra. Dopo circa un’ora di volo il pilota aveva comunicato al controllo del traffico aereo di ridurre l’altitudine da 5mila a 2.300 piedi, per poi scomparire dagli schermi dei radar. Le ricerche sono state interrotte nella giornata di giovedì scorso, ma la famiglia non si è arresa e sta sovvenzionando una ricerca privata per setacciare il canale della Manica e la zona limitrofa. Da brividi il messaggio audio che Sala aveva mandato via WhatsApp appena imbarcatosi, in cui lo stesso calciatore diceva “Sono su un aereo che potrebbe precipitare”.

Leggi anche

Migranti in Albania, tribunale Roma non convalida trattenimento/ Cosa succede ora: governo pronto al ricorsoSPY FINANZA/ La guerra che fa comodo a Usa e Brics danneggia l'Europa