Clamorosa smentita rispetto all’ipotesi dell’AFD riguardo l’aggressione del deputato populista Frank Magnitz. La procura di Brema ha analizzato i video delle telecamere di sorveglianza ed esclude la possibilità che qualcuno possa averlo colpito con un oggetto contundente né che sia avvenuto un pestaggio, come era stato ipotizzato, prima della caduta che lo ha costretto al ricovero in ospedale. “Presumiamo che le ferite siano da attribuire alla caduta” ha affermato il portavoce della procura di Brema, Frank Passade, affermando come i video di sicurezza mostrino tre uomini che si avvicinano a Magnitz e lo spingono facendolo cadere faccia in avanti dalle scale. Magnitz è stato dimesso dall’ospedale e afferma di non ricordare nulla, ammettendo però: “è improbabile, ma potrebbe essersi trattato anche di un caso di rapina“. Dichiarazioni raccolte dalla Bild, che potrebbero far svanire l’ipotesi del pestaggio. (agg. di Fabio Belli)



LA SOLIDARIETA’ DI SALVINI

Dall’Italia giungono le prime parole di solidarietà al collega dell’Afd ricoverato in gravi condizioni a Brema e sono del Ministro Salvini: «Che violenza infame e bestiale. Un abbraccio a Frank e alla sua famiglia, spero che i vigliacchi aggressori marciscano in galera». Non solo da Roma ma da mezza Europa sono giunte parole di forte condanna contro la misteriosa e gravissima aggressione da parte di tre criminali incappucciati. Secondo la leader nazionale di Afd, Alice Weidel, punta però il dito contro il clima di forte odio che sta aumentando contro il movimento di ultradestra tedesca negli ultimi mesi: «l’aggressione a Frank Magnitz è il risultato della quotidiana campagna denigratoria rosso-verde diretta contro Afd, di cui sono responsabili i media e i politici dei vecchi partiti della Germania» con la leader di destra che si riferisce in questo caso all’alleanza tra socialisti e Verdi.



MERKEL, “BRUTALE AGGRESSIONE”

Il portavoce della Cancelliera Angela Merkel ha profondamente condannato l’aggressione al leader regionale dell’Afd, ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Brema: «severa condanna contro l’attacco brutale. Mi auguro che i colpevoli vengano catturati presto». Le immagini delle foto diffuse dal partito di estrema destra sono impressionanti, specie per le ferite sul volto di Frank Magnitz: «Lo hanno colpito con una mazza di legno fino a che non ha perso i sensi e poi lo hanno preso a calci a terra», commentano gli organi ufficiali di Afd, ringraziando quell’operaio che di puro passaggio è riuscito a mettere in fuga i tre aggressori “mascherati” nel pieno centro di Brema. La polizia ha confermato l’origine “politica” dell’atto, facendo sapere in un nuovo comunicato «Considerata la professione della vittima, riteniamo che questo sia un atto politicamente motivato».



LEADER ESTREMA DESTRA PICCHIATO A SANGUE

Gravissima aggressione a chiaro sfondo politico è avvenuta ieri sera a Brema, Germania, nei confronti di uno dei leader più in vista del partito di estrema destra (in netta ascesa nei consensi anche nelle ultime sfide elettorali) Afd: ieri sera il parlamentare Frank Magnitz è stato violentemente picchiato da tre uomini mascherati nel centro di Brema, mentre tornava tranquillamente a casa. Secondo le informazioni riportate da Repubblica su fonti tedesche, pare che gli aggressori abbiano anche infierito sul corpo a terra del deputato di Alternative für Deutschland con un bastone ripetitivamente scagliato contro la testa del leader della destra populista nella sua regione. Un operaio di passaggio pare lo abbia salvato dalla furia quasi omicida dei criminali, mettendoli in fuga e chiamando la polizia: il 66enne è stato subito soccorso e ricoverato e versa in gravi condizioni con svariate ferite alla testa e non solo.

LA DENUNCIA DI AFD, “AGGRESSIONE POLITICA”

La magistratura di Brema indaga a fondo sull’accaduto e tramite la polizia nelle scorse ore ha iniziato a parlare di chiare «motivazioni politiche» dietro l’aggressione al deputato di Afd: Frank Magnitz è un gestore immobiliare, con un passato turbolento a livello politico, passato prima dal Partito Comunista del DKP, poi elettore della Cdu finché in tarda età approda alla destra populista in aperta critica alla gestione dello Stato di Angela Merkel negli ultimi 20 anni. Dopo la vile aggressione, che segue di qualche giorno l’attentato con bomba davanti alla sede di Afd a Doebeln, in Sassonia ministro degli Esteri socialdemocratico Heiko Maas e l’ex leader dei Verdi Cem Oezdemir sostengono che «non c’è giustificazione per la violenza». Ovvia la denuncia della stessa Ultradestra tedesca, che sui social posta la foto del deputato insanguinato e scrive «auguriamo a Frank #Magnitz un rapido e pieno recupero e la speranza che i responsabili di questo subdolo attacco sarà catturato il più presto possibile».

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