Nuovo sabato di proteste dei gilet gialli in Francia, 28 mila persone in piazza per contestare il presidente Emmanuel Macron. Oltre 250 le persone fermate dalle forze dell’ordine, messe nel mirino dai manifestanti: ha fatto il giro del web, destando grande scalpore, il coro «suicidatevi» indirizzato alle forze di polizia. Le tensioni hanno raggiunto il picco nel pomeriggio a Place de la Republique, con i gilet jaunes gridare verso i gendarmi lo slogan choc. Un episodio commentato così dal ministro dell’Interno Christophe Castaner: «Vergogna a quelli che hanno commesso il gesto deplorevole. Pieno supporto alle nostre forze dell’ordine e alle loro famiglie. La stragrande maggioranza dei francesi sa cosa deve loro». Mondo politico compatto nel condannare il gesto dei protestanti, con il presidente dell’Assemblea nazionale Richard Ferrand che ha manifestato «sostegno e solidarietà» di fronte a tanta «vergogna e imbecillità». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



LACRIMOGENI E TENSIONE CON LA POLIZIA

Il bilancio di persone fermate al termine dell’acte XXIII dei gilet gialli è salito a 250: è stato un sabato di tensione in Francia, soprattutto nella capitale Parigi. Lanci di lacrimogeni e scontri tra casseur e gendarmerie, con le forze dell’ordine che hanno dovuto fare i conti con numerosi atti di teppismo: cassonetti incendiati, vetrine spaccate e altri esercizi vandalizzati: dal McDonald’s al magazzino Go Sport, passando per un negozio di cellulari. Nel mirino dei gilet jaunes, ovviamente, c’è Emmanuel Macron: i manifestanti hanno attaccato il presidente per il mancato annuncio delle attese riforme, rinviato a giovedì per il terribile incendio che ha colpito la Cattedrale di Notre Dame. Attesi aggiornamenti nei prossimi giorni sulla situazione in Francia, con il numero transalpino che, dopo aver girato il Paese in lungo e largo per ascoltare le necessità del popolo, è pronto a placare l’ira dei suoi cittadini. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SCONTRI TRA CASSEUR E GENDARMERIE

Tensione altissima a Parigi per il 23esimo sabato di proteste dei gilet gialli: neanche il clima di unità nazionale generatosi dall’incendio alla cattedrale di Notre Dame ha fermato i manifestanti che sfilano contro il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron. Come riportato da Euronews, diverse migliaia di persone sono partite alle 12.30 ora locale da Bercy, alla volta di Place de la République, nel centro della capitale francese. Il momento di massima tensione si è raggiunto però nei pressi della Bastiglia: lì sono andati in scena dei pesantissimi scontri fra casseur, che hanno dato alle fiamme diversi cassonetti, e agenti di polizia. Alle 14, secondo il Ministero dell’Interno, i manifestanti in tutta la Francia erano 9.600, dei quali 6.700 soltanto a Parigi. Molti i cartelli esposti dai manifestanti: “Milioni per Notre-Dame, e i poveri?” si legge su alcuni, “Notre-Dame non siamo noi” su altri. (agg. di Dario D’Angelo)



GILET GIALLI, TENSIONE A PARIGI

Acte 23 della protesta dei gilet gialli in Francia: a pochi giorni di distanza dal terribile incendio che ha colpito la Cattedrale di Notre Dame, i manifestanti sono scesi in piazza per contestare il presidente Macron. E torna rovente il clima a Parigi: il corteo è iniziato da appena due ore e sono già stati registrati 126 arresti nella zona della Bastiglia. Un gruppo di manifestanti ha dato alla fiamme alcuni cassonetti dell’immondizia. Ingenti forze di polizia schierate dal ministero dell’Interno, circa 60 mila agenti in tutta la Francia di cui 5 mila solo a Parigi, con il corteo che doveva partire da Bercy che è stato vietato dalle forze dell’ordine. E, come dicevamo, è proprio la Capitale tiene con il fiato sospeso il governo: registrati scontri tra manifestanti e polizia, situazioni di massima allerta.

GILET GIALLI, ACTE XXIII: LE ULTIME NOTIZIE

I colleghi de Le Monde sottolineano che, alle ore 13.00, la polizia ha effettuato oltre 11 mila controlli preventivi: le forze dell’ordine ieri avevano manifestato preoccupazione per il possibile arrivo in piazza di teppisti, compresi black bloc. Sarà un sabato decisamente delicato, con i dati fin qui registrati che sono già ben superiori a quelli di sette giorni fa (27 arresti e 9 mila controlli preventivi): a Parigi è stata data alle fiamme un’automobile e si temono devastazioni anche per gli esercizi del centro città. Ricordiamo che, a scopo precauzionale, nella capitale sono state chiuse molte stazioni della metropolitana e sono state predisposte misure di controllo speciali per i siti a rischi, in particolare l’Assemblèe National e l’Esileo. Le Parisien evidenzia che sono quattro i cortei previsti nelle prossime ore: attesi aggiornamenti sulla situazione.