Dramma in Giappone con un aereo caccia F35 dell’aviazione nipponica scomparso ieri sera da ogni radar durante una esercitazione sull’Oceano Pacifico: questa mattina il Ministero della Difesa da Tokyo ha annunciato di avere ritrovato i primi resti in mare dell’aereo caduto da caccia ma del pilota, per ora, non c’è alcuna traccia. L’F35 è decollato ieri attorno alle 19 dalla base di Misawa, siamo circa nell’area nord-est del Giappone – ed era in volo assieme ad una pattuglia di altri 3 caccia a 135 chilometri dalla base centrale. È in quei minuti che l’aereo è sparito letteralmente dai radar, destando immediata preoccupazione negli altri caccia che pure si trovavano non molto lontani dall’aereo sparito e caduto nell’Oceano. Il ministro della Difesa giapponese Takeshi Iwaya ha detto questa mattina che sono state recuperate solo alcune parti della coda dell’aereo caduto e che le ricerche del pilota sono purtroppo ancora in corso senza particolari novità.



F35 CADUTO, SI CERCA ANCORA IL PILOTA

Ricordiamo che il governo Abe ha acquistato gli F-35AS dagli Stati Uniti nel gennaio dello scorso anno per rimpiazzare i vecchi F-4 in dote all’aviazione del Giappone ma oggi, ovviamente, le polemiche infiammano per capire cosa possa aver generato il problema causante il tragico schianto. L’aereo è caduto per un errore del pilota o è sopraggiunto qualche problema al server di volo (come successo alla tipologia di aereo diametralmente opposta come il Boeing 737 Max8): come sottolinea l’Ansa, il prezzo di listino per ogni F35 è stato di 10 miliardi di yen, l’equivalente di 80 milioni di euro. Nei prossimi mesi, il governo giapponese prevede un nuovo ingaggio con gli Usa loro alleati per un totale di 105 F-35As, da aggiungere ai 42 F-35B a decollo verticale, già commissionati.



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