Secondo quanto stabilito dal Governatore del Badakhshan, Rustam Raghi, le famiglie dei feriti riceveranno 10mila afghani (116 euro) mentre come risarcimento a quelle dei morti, saranno circa 50mila afghani (580 euro): cifre misere che si accompagnano al livello e costa della vita in una delle aree più povere dell’intero pianeta. Purtroppo le miniere illegali sono assai frequenti in Afghanistan e le tragedie come queste sono purtroppo all’ordine del giorno, con i talebani che fanno continuo ricorso – a scapito dei residenti sottopagati e in condizioni assurde per provare a recuperare quell’oro – per finanziare i propri progetti terroristici. La maggiorparte dei preziosi minerali presenti su tutto il territorio afgano resta non intaccato proprio per il conflitto e la mancanza di regole che lasciano i grandi investimenti mondiali lontano da queste aree “della morte”.
LE CAUSE DEL CEDIMENTO
Sembra destinato ad aumentare terribilmente il bilancio dei morti per il crollo di una miniera d’oro nel distretto di Kohistan, provincia di Badakhshan, nel Nord-Est dell’Afghanistan. Se in un primo momento il governatorato aveva parlato di almeno 30 vittime, adesso un parlamentare locale ha parlato di 40 persone che avrebbero perso la vita. Come riportato da Sky Tg24, secondo fonti locali citate dalla Bbc, ad essersi salvati dal cedimento della miniera d’oro sarebbero stati soltanto pochi minatori. Una vicenda che purtroppo non meraviglia più di tanto dal momento che l’Afghanistan è una terra ricca di minerali ma le sue miniere sono vecchie e senza misure di sicurezza. Secondo il portavoce del governo provinciale le vittime sarebbero rimaste intrappolate da un improvviso allagamento del greto del fiume, causa dello smottamento che ha determinato il crollo. (agg. di Dario D’Angelo)
AFGHANISTAN, CROLLO MINIERA D’ORO
Sarebbero almeno 30 i morti sotto la miniera d’oro crollata stamattina in Afghanistan, nel distretto di Kohistan (provincia del nord ovest a Badakhshan): la situazione sarebbe davvero drammatica secondo le prime informazioni filtrate dall’Afp da fonti ufficiali del Governo di Kabul, con moltissime persone ancora sepolti sotto i 60 metri di terreno in cui è scavata la preziosa miniera d’oro afgana. Pare che i residenti della zona avessero scavato da poco un cunicolo profondo per poter arrivare nel letto di un fiume e poi da lì raggiungere le aree dove sono “nascosti” diversi quintali del preziosissimo minerale: purtroppo quel tunnel sarebbe crollato e su di loro montagne di roccia, fango e terra. I morti sono al momento confermati nel numero di 30 ma potrebbero essere purtroppo molti di più, anche perché è difficile poter calcolare quanti cittadini si siano avventurati nel “tunnel mortale”.
LA DENUNCIA DEL GOVERNO E IL “MISTERO” SULLE CAUSE
Secondo il portavoce dell’Afp, Nik Mohammad Nazari, la causa del crollo è tutt’altro che chiara, ma non deve stupire la pratica dei residenti nella ricerca dell’oro: «Gli abitanti del villaggio lo fanno da decenni, senza alcun controllo da parte del governo», spiega il Governatore del distretto di Kohistan, Mohammad Rustam Raghi. «Abbiamo inviato una squadra di soccorso, ma gli abitanti del villaggio avevano già iniziato a rimuovere i corpi», riporta ancora l’Afp (citato da Repubblica). Purtroppo la zona di Badakhshan è una provincia molto montuosa e dove le frane sono assai frequenti: è tra l’altro un’area molto isolata anche perché i talebani da tempo sfrutta illegalmente, tramite i residenti, le zone ricche d’oro per poi rivenderle e proseguire la propria personale battaglia-guerra “santa”.