Palestina, terra insanguinata da un conflitto ultra decennale, ma anche terra di Gesù. E’ qui, a Betlemme che nacque il Salvatore, e la cittadina si trova in territorio palestinese, quindi a stragrande maggioranza islamica. Ma proprio qui, a pochi passi dalla Chiesa della Natività, sorge l’Ospedale della Sacra Famiglia, sostenuto e diretto dall’Ordine di Malta. Un ospedale cristiano che cura islamici. Specializzato in cure intensive per bambini nati prematuri, vi si recano per la stragrande maggioranza famiglie islamiche. E’ l’unico infatti in territorio palestinese in grado di offrire questo tipo di cure. Ed è diventato negli anni un segno concreto di convivenza e accoglienza tra religioni diverse. Nessuno infatti nell’ospedale si sognerebbe mai di mandare via una famiglia musulmana. Dei 4500 bambini che qui vi nascono ogni anno, circa 470 hanno bisogno di cure specialistiche per nascita prematura. Nel resto della Palestina infatti, secondo la legge in vigore, se si nasce sotto alla 25esima settimana c’è l’aborto obbligatorio.



CRISTIANI E MUSULMANI INSIEME

Secondo quanto dichiarano i responsabili del reparto di cure intensive qua i bambini nati prematuri hanno invece una percentuale molto alta di sopravvivenza. E’ per questo che le donne musulmane amano e rispettano questi dottori. Una di loro per ringraziare di aver fatto nascere il figlio, ha regalato all’ospedale un bellissimo e costoso (per questa povera gente) ritratto della Santa Famiglia che fa adesso bella mostra nei corridoi del reparto. “La metà dei nostri dipendenti” ha detto Micheline Alqassis, uno dei dottori del reparto di cure intensive, “sono islamici. Il 99,9% dei nostri pazienti anche. Questo ci rende orgogliosi, se servissimo solo persone della nostra religione che merito ne avremmo?”. L’ospedale è in continua crescita, attualmente si sta per iniziare la costruzione di un nuovo padiglione per cure ginecologiche. Accoglienza, salute, cure mediche proprio accanto a dove Gesù è nato, un esempio per questa terra martoriata.



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