Era dal 2014 che dei missili lanciati dalla zona di Gaza arrivavano fino a Tel Aviv: è successo ieri sera, con il sistema iper moderno anti-aereo “Iron Dome” di fabbricazione Usa è stato “bucato” e alle 20,50 di ieri sera in mezza Israele le sirene antiaeree sono entrate in funzione specie nell’area di Gush Dan della capitale economica di Israele. Durante la guerra sulla Striscia tra palestinesi e israeliani, era appunto da 5 anni che dei razzi arrivassero fino alla capitale dello Stato Ebraico: gli ordini sono passati sopra le teste israeliane con il timore per tantissimi cittadini, anche turisti, di subire un profondo attacco aereo nel cuore della notte. Secondo gli esperti questa rappresaglia farebbe pensare a missili e razzi di “nuova capacità”, fatti entrare a Gaza di recente e utilizzati per la prima volta: Israele sospetta di Iran e Siria, su tutti, con la complicità dei palestinesi che però interpellati in nottata hanno fatto sapere in un comunicato di essere del tutto estranei all’esplodere dei razzi verso Tel Aviv.



LA DURA RISPOSTA DI ISRAELE

Prevedibile e scontata è stata la durissima reazione dell’esercito di Netanyahu (a poche settimane dalle elezioni, ndr) con 100 obiettivi di Hamas colpiti in poche ore: «Aerei da combattimento, elicotteri d’attacco e aerei dell’IDF hanno attaccato durante la notte circa 100 bersagli terroristici dell’organizzazione di Hamas nella Striscia di Gaza» spiegano dall’esercito di Israele a LaPresse. Secondo l’Ansa sono 4 le persone ferite a Gaza durante i raid da Tel Aviv con l’ennesima contromossa, questa volta rivendicata da Hamas, di 9 razzi sparati contro la città israeliana di Sderot appena vicino alla Striscia. La delegazione egiziana arrivata nel pomeriggio di giovedì a Gaza ha lasciato il territorio, su richiesta di Israele, e quei tentativi di “pacificazione” che erano previsti nei prossimi giorni vengono al momento del tutto congelati, come se a qualcuno giovasse che in quei territori non si possa trovare una mediazione e un pace che sia una..



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