E’ caduta l’ultima roccaforte dell’Isis in Siria. Lo Stato Islamico è stato sconfitto (forse) definitivamente, dopo che anche Baghuz, l’ultimo storico avamposto dei terroristi in territorio siriano, è stato liberato. Ad annunciarlo in queste ore, come riferito da tutti i quotidiani online, è stato Mustafa Bali, il portavoce delle Sdf, le Forze democratiche siriane, i miliziani curdi che da anni stanno lottando contro il terrore del califfato a fianco dei militari dell’esercito degli Stati Uniti. Bali ha fatto sapere attraverso il proprio profillo Twitter: «Le Forze democratiche siriane dichiarano la totale eliminazione del cosiddetto califfato e la sconfitta territoriale al 100 per cento dell’Isis. In questo giorno unico, commemoriamo migliaia di martiri i cui sforzi hanno reso possibile la vittoria». Lo storico annuncio mette la parola fine ad un conflitto fra forze filo-occidentali e Stato Islamico che è andato avanti per quasi cinque anni, distribuito fra la Siria e l’Iraq. Che l’Isis fosse ormai vicino alla capitolazione lo aveva annunciato tempo fa il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con conseguente decisione di ritirare l’esercito Usa e successive polemiche.



SIRIA, CADE BAGHUZ, ULTIMA ROCCAFORTE ISIS

Nel contempo le milizie curde avevano dato il via alla “battaglia finale” per sconfiggere gli ultimi combattenti dell’Isis dopo l’evacuazione di migliaia di civili presenti a Baghuz, e la resa dello stato Stato Islamico. Un lento ma continuo decadimento quello dell’Isis, che nell’estate del 2014, poco più di cinque anni fa, aveva raggiunto la sua massima espansione territoriale dopo la conquista di Mosul, a nord dell’Iraq, e la proclamazione del Califfato. Lo Stato Islamico sembrava destinato ad imporre il suo regime di terrore anche in altre zone, ma a poco a poco è caduto sotto i colpi dei nemici curdi e americani, fino alla resa delle scorse ore. Baghuz, che si trova a cavallo fra la Siria e l’Iraq, è sempre stata considerata una zona strategica dall’Isis perché ricca di risorse energetiche, a cominciare dal petrolio, l’oro che per anni ha alimentato lo Stato Islamico. La sconfitta dell’Isis sarà stata accolta con il sorriso, da lassù, da parte del foreign fighter italiano Lorenzo Orsetti, morto in Siria negli scorsi giorni mentre combatteva a fianco dei curdi.

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