Nella serata di ieri si è verificato un terremoto di magnitudo 7.0 in Russia. La scossa è giunta precisamente alle ore 5:01 locali, quando in Italia erano le 18:01 di giovedì 20 dicembre. Il sisma ha avuto una profondità modesta, di circa dieci chilometri, mentre l’epicentro è stato registrato in mare, ad un’ottantina di chilometri a est della costa della Kamchatka. Si tratta di una zona non densamente popolata quella che ha interessato il terremoto, dove la cittadina più vicina è Nikol’skoye, situata ad 88 chilometri a ovest dall’epicentro. Subito dopo la scossa è scattata l’allerta tsunami che ha interessato un’area a 300 chilometri di distanza dall’epicentro, ma che fortunatamente non ha creato alcun danno. La popolazione che ha avvertito il terremoto, pochi a dire il vero, hanno vissuto attimi di puro terrore, anche se dalle indiscrezioni circolanti in queste ultime ore, non si sono registrati danni alle cose ne tanto meno alle persone, come confermato anche dal ministro delle Emergenze russo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TERREMOTO IN RUSSIA, PAURA FRA LA GENTE

La magnitudo del terremoto verificatosi nel mare di Bering, a largo della Russia è stata rivista per eccesso, passando dall’iniziale M 7.3 sulla scala Richter ad una definitiva M 7.4. Resta l’allerta tsunami dopo la scossa avvenuta alle ore 5:01 locali, le ore 18:01 italiane e le ore 20:01 di Mosca. Come riportato da Sputnik, l’agenzia di stampa governativa, l’American Pacific Tsunami Warning Center (PTWC) ha diramato una nota in cui spiega: “Le ondate di tsunami di questo terremoto sono possibili entro un raggio di 300 chilometri dall’epicentro, lungo la costa della Russia”. Tra le testimonianze del sisma raccolte dall’EMSC (Centro Sismologico Euro-Mediterraneo) impressionanti quelle di persone residenti a 190 km dall’epicentro: “Sembra che se l’inferno esiste si trova qui. Proprio qui, proprio ora”. Un altro utente, dislocato addirittura a 480 km dall’origine del movimento tellurico, ha scritto: “Spaventoso”. (agg. di Dario D’Angelo)



TERREMOTO IN RUSSIA, SCOSSA DEVASTANTE NEL MARE DI BERING

Sono minuti di grande apprensione in Russia dove un terremoto di magnitudo 7.3 sulla scala Richter, collocato nelle acque del Mare di Bering, è stato registrato alle ore 5.01 locali, le 18.01 in Italia. Ad aumentare la percezione della scossa da parte della popolazione la scarsa profondità dell’ipocentro, collocato dai sismografi internazionali a 10 km nel sottosuolo. C’è da dire che i diversi istituti mondiali differiscono in questa prima fase nella valutazione della portata del terremoto. L’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) in questi minuti parla ad esempio di una scossa di magnitudo 7.0 sulla scala Richter. L’epicentro della scossa è stato localizzato dalla sala sismica di Roma nel punto di coordinate geografiche corrispondente a latitudine 54.96 e longitudine 164.70.



TERREMOTO IN RUSSIA, DIRAMATA ALLERTA TSUNAMI

A fare i conti con la fortissima scossa di terremoto di magnitudo 7.3 sulla scala Richter registrata in Russia pochi minuti fa sono soprattutto gli abitanti della Kamchatka a nord di Petropavlosk. Per il momento non sono ancora arrivate notizie di danni a persone e/o cose ma il rischio più incombente, ancora di più dal momento che la scossa ha avuto origine nel mare di Bering, sembra essere quella di un possibile tsunami. Non a caso le autorità hanno diramato un’allerta tsunami. Le prime testimonianze raccolte dal Centro Sismologico Euro-Mediterraneo (EMSC) evidenziano che la scossa è stata avvertita fino a 500 km dall’epicentro. Impressionante il racconto di un utente che ha scritto come i pappagalli di casa abbiano iniziato ad agitarsi una 40ina prima del terremoto, avvertito nitidamente nonostante la distanza dall’origine del movimento tellurico.