«La Ue esprime apprezzamento per il forte attaccamento alla democrazia e allo stato di diritto che gli ucraini hanno dimostrato durante il processo elettorale e, congratulandosi con il nuovo presidente assicura il sostegno dell’Unione alle riforme»: così in una nota i Presidenti Juncker e Tusk dopo i risultati che hanno confermato Zelensky il vero vincitore e dunque nuovo Presidente delle Elezioni ucraine. «Crediamo fortemente che l’ulteriore attuazione dell’accordo di associazione Ue-Ucraina, inclusa l’area di libero scambio,possa essere uno strumento cruciale», continuano i vertici d’Europa affermando come il sostegno di Bruxelles al nuovo Governo post-Poroshenko sia «costante all’integrità, indipendenza, e sovranità dell’Ucraina». Dopo l’appoggio di Trump, ora anche l’Ue tenta di avvicinare il nuovo che avanza in Ucraina in attesa di capire Zelensky cosa esattamente dirà e sosterrà nei primi mesi di Governo: per il premier di Mosca Medvedev, nel frattempo, la possibilità di migliorare i rapporti con Kiev sono presenti grazie a Zelensky, anche se non bisogna «fare illusioni. Rispettiamo la scelta degli ucraini, ma la legittimità di queste elezioni è stata messa in discussione quando a 3 milioni di cittadini ucraini che vivono in Russia è stato negato il voto». Intanto dal Cremlino, il portavoce di Putin Dmitri Peskov fa sapere con una autentica smorzata di toni la vera posizione della Russia: «E’ troppo presto per dire se il presidente Putin si congratulerà con il signor Zelensky o per parlare della possibilita’ di lavorare insieme. Questo sara’ possibile valutarlo solo sulla base di azioni reali».
“FARÒ FINIRE LA GUERRA NEL DONBASS”
«Abbiamo raggiunto questo traguardo insieme», ha ripetuto più volte ieri sera Zelensky ai suoi sostenitori nella base elettorale di Kiev dopo i risultati che accorrevano festanti per il nuovo Governo che “abbatte” l’era Poroshenko. Al momento il nuovo presidente ancora non ha preso uno schieramento “netto” pro-contro Russia anche perché in prima battuta – nonostante le accuse che gli vengono mosse di essere un filo-Putin – Zelensky appare molto più un nazionalista convinto della forza e senso di rinascita dell’Ucraina. Molto più simile a Trump, da questo punto di vista, ma non per questo schierato con gli Usa: «porrò fine alla guerra nel Donbass. Ho già detto che Petro Poroshenko si è offerto di aiutarmi: se ne avessi bisogno, certo, lo chiamerò, perché no?» ha rilanciato ancora Zelensky sempre più avviato alla presidenza del Paese. È davanti in tutte le regioni del Paese, tranne a Leopoli, dove ha raccolto il 34% dei voti contro il 62% registrato da Poroshenko: un’unica eccezione che conferma la regola del nuovo Presidente incaricato ed eletto.
I RISULTATI DELLE ELEZIONI IN UCRAINA
Ha vinto il comico, anzi ha stravinto: le Elezioni in Ucraina dopo il ballottaggio di ieri vedono come nuovo Presidente l’attore 41enne Volodymyr Zelensky, con il 73% dei consensi (quando le schede scrutinate dei risultati sono state circa l’85%). Battuto e stracciato sotto ogni profilo il presidente uscente Poroshenko, con lo scacchiere della grande ma disunita nazione euroasiatica che potrebbe ora cambiare forse per sempre. Misteri sui programmi, sulle nomine, sui ministri e sulle “coperture” dietro il particolare e strano nuovo personaggio politico: «starò in politica solo 5 anni, con noi tutto è possibile e la corruzione finalmente sarà combattuta» ha più volte spiegato Zelensky in campagna elettorale, quasi completamente dominata dai social e per i giovani, con Poroshenko che non è riuscito in alcun modo a contrastare la ventata di novità che ha pervaso Kiev e non solo. Come Holoborodko, ovvero l’alter ego impersonato da Zelensky nella fiction tv che ha lanciato la candidatura del nuovo Presidente, anche il 41enne astro nascente dell’Ucraina ha puntato buona parte della sua retorica elettorale sulla lotta alla corruzione e al potere detenuto dagli oligarchi, sia pro che anti russi.
TRUMP E PUTIN SI “SPARTISCONO” ZELENSKY
E attenzione, è proprio il rapporto con la Russia che ora attenderà come “banco di prova” il neo Presidente “Servitore del popolo” (il titolo della sit-com di satira politica da cui proviene Zelensky): linea più morbida e verso la pace sul Donbass? O schieramenti più convintamente pro-Nato e a favore degli Usa? Nessuno lo sa, neanche Zelensky forse ma sarà il punto nodale già dalle primissime settimane di Governo del Paese: intanto sia Mosca che Washington, come primi commenti post-risultati ucraini, provano a “spartirsi” e “accaparrarsi” il nuovo soggetto politico che potrebbe definire tanto dei prossimi rapporti Ue-Usa-Ucraina-Russia. «Ci sono però ancora possibilità di migliorare la cooperazione con il nostro Paese, ma è necessario da parte del nuovo presidente un approccio pragmatico e responsabile, un approccio che tenga conto della situazione politica in Ucraina, innanzitutto nell’est del Paese. Ecco perché è importante augurare alla nuova leadership ucraina di usare il buon senso», ha fatto sapere in una nota il Premier russo Medvedev. Nello stesso tempo, una nota di Donald Trump fa i complimenti a Zelensky per la bella vittoria contro Poroshenko e conclude con «insieme a Kiev per lottare contro la supremazia della Russia». Insomma, già tirato per la giacchetta dopo un giorno dalle Elezioni. Al netto di quanto potrà avvenire, interessante è la domanda posta dagli analisi dell’Ispi in queste ore che forse più di tutti inquadrano il punto della questione: «Ma chi è questo comico che è riuscito a conquistare la fiducia di milioni di cittadini e che ora guiderà Paese più grande d’Europa? Perché Poroshenko ha perso? E perché il risultato di queste elezioni è importante per l’Unione Europea».