Mentre per la prima volta negli Stati Uniti si assiste ad uno sconto pubblico e plateale tra il capo della Corte Suprema e il Presidente Usa, Donald Trump torna a “soffiare” sul la polemica legata alla carovana dei migranti e compie una scelta che sicuramente farà discutere ancora le maggiori istituzioni americane (e non). La Casa Bianca ha autorizzato i soldati americani inviati al confine con il Messico “all’uso della forza” per proteggere gli agenti federali che stanno controllando la frontiera per evitare l’immigrazione clandestina su larga scala. I militari potranno così sparare non solo proiettili di gomma ma anche vere e proprie munizioni letali: le richieste del genere finora il Pentagono le aveva respinte (in contrasto con la legge del 1898 Posse Comitatus Act) ma ora è stato tutto “aggirato”, «ci sono prove credibili e informazioni d’intelligence che indicano che le migliaia di migranti irregolari in marcia verso gli Stati Uniti potrebbero provocare incidenti e disordini», ha spiegato il capo di gabinetto della Casa Bianca John Kelly. (agg. di Niccolò Magnani)



“NON ESISTONO GIUDICI DI OBAMA”

Un monito rarissimo e per questo motivo ancora più importante quello lanciato dalla Corte Suprema Usa all’indirizzo del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il giudice capo John Roberts, uno dei saggi conservatori nominato da George W. Bush, ha infatti richiamato l’inquilino della Casa Bianca dopo che quest’ultimo aveva definito il magistrato John Tigar, che ha bloccato il decreto che cambia le regole sul diritto di asilo, “un giudice di Obama“, dal momento che fu proprio il predecessore del tycoon a nominarlo alla corte distrettuale federale di San Francisco. Come riportato da Politico, il giudice capo della Corte Suprema ha chiarito:”Non ci sono giudici di Obama o giudici di Trump o giudici di Clinton. Ciò che abbiamo è un gruppo straordinario di giudici dediti che fanno del loro meglio per garantire uguali diritti a quelli che appaiono davanti a loro. L’indipendenza della magistratura è una cosa di cui tutti dovremmo essere grato nel nostro Paese“.



USA, CORTE SUPREMA CONTRO TRUMP: LA REPLICA DEL TYCOON

Ma neanche l’insolito richiamo della Corte Suprema Usa ha fatto vacillare il presidente Trump, che al contrario ha deciso di replicare con rinnovato vigore al giudice capo John Roberts. Utilizzando il suo strumento di comunicazione preferito, ovvero Twitter, il tycoon newyorchese ha replicato:”Mi dispiace giudice capo John Roberts, ma in effetti hai “giudici di Obama” e hanno un punto di vista molto diverso rispetto alle persone che sono incaricate della sicurezza del nostro paese. Sarebbe bello se la Corte distrettuale del Nono Circuito (quella di San Francisco, ndr) fosse davvero un “sistema giudiziario indipendente”, ma se è così perché sono tante le opinioni contrapposte (sui confini e sulla sicurezza) e perché un numero elevato di questi casi è stato annullato? Per favore studi i numeri, sono scioccanti. Abbiamo bisogno di protezione e sicurezza – queste sentenze stanno rendendo insicuro il nostro Paese! Molto pericoloso e poco saggio!“.

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