Quando mancano pochi giorni alle elezioni di midterm, per Donald Trump si riaccende il fronte della Corea del Nord. Sembra infatti che Pyongyang sia pronta a riprendere il programma nucleare se non verranno tolte le sanzioni Usa. Tutto questo per il Presidente potrebbe rappresentare un problema o un’opportunità. Difatti se per qualche giorno dovesse rispondere con toni accesi a questa richiesta, potrebbe mostrare agli elettori di voler tenere il pugno fermo contro la minaccia coreana, spiegando che gli Stati Uniti elimineranno le sanzioni solo quando avranno maggiori garanzie da parte di Pyongyang. Una mossa che non avrebbe certo un effetto negativo in vista del voto. Più difficile pensare invece che i messaggi in arrivo da Pyongyang possano attualmente nuocere al Presidente Usa, anche perché l’eventuale ripresa del programma nucleare non sembrerebbe essere dietro l’angolo. (aggiornamento di Bruno Zampetti)



COREA DEL NORD PRONTA A FAR RIPARTIRE IL NUCLEARE

La Corea del Nord minaccia gli Usa: “Con le sanzioni riparte il nucleare”, ecco l’avvertimento di Kim Jong Un a Donald Trump che rischia di rimettere in discussione i rapporti tra i due Paesi dopo lo storico accordo raggiunto dai due leader. Come riportato dalla stampa locale, Pyongyang ha avvertito gli Stati Uniti di essere pronta a fare ripartire la politica del Byungjin, ovvero lo sviluppo parallelo di nucleare ed economia: tutto dipende dalle mosse di Washington riguardo le mosse prese verso la denuclearizzazione togliendo le sanzioni economiche. Kwo Jong-gun, direttore dell’Istituto per gli Studi americani che fa capo al ministero degli esteri, ha evidenziato l’insofferenza della Nord Corea nei confronti dell’amministrazione di Trump, che “continua a mantenere ferme” le sanzioni, come evidenziato dall’agenzia Kcna.



LA MINACCIA DI KIM JONG UN A DONALD TRUMP

La Corea del Nord è particolarmente risentita con gli Stati Uniti d’America, rea di non rispettare gli impegni presi da Kim Jong Un e Donald Trump a proposito del summit di giugno a Singapore in cui era stato deciso di avviare la denuclearizzazione della penisola coreana. E proprio negli scorsi giorni era tornato di moda il tema nucleare, con l’audizione al parlamento sudcoreano del National Intelligence Service (Nis), l’agenzia dei servizi segreti di Seul, che ha evidenziato che la Corea del Nord si starebbe preparando alla visita degli ispettori internazionali per la verifica della chiusura del sito di test nucleari di Punggye-ri. Una tesi che si sposa con quanto riferito in precedenza dal segretario di Stato statunitense Mike Pompeo nel corso della quarta visita a Pyongyang.

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