La polizia di New York finisce sotto accusa dopo che alcuni agenti hanno strappato un bimbo di un anno dalle braccia della madre. Il video della scena violenta è stato diffuso sul web ed è scoppiata la bufera. Una donna di 23 anni si era recata in un centro dei servizi sociali per ottenere dei buoni pasto per l’asilo del piccolo, poi c’è stata una colluttazione da cui è scaturita la polemica sui metodi usati dalle forze dell’ordine statunitensi. «State facendo male al mio bambino», continuava a ripetere Jazmine Headley tenendo stretto a sé il figlio di appena un anno. «Vi prego, lasciatemi». La vicenda risale a venerdì scorso. Da quanto è emerso la donna, dopo aver atteso il suo turno per quattro ore nel centro per i servizi sociali di Brooklyn, si è accovacciata sul pavimento perché non c’erano sedie libere. L’addetto alla sicurezza è intervenuto ordinandole di alzarsi e, di fronte al suo rifiuto, ha chiamato la polizia per allontanare la donna. Quando sono arrivati i quattro agenti, tra cui una sergente, è nata la colluttazione, ripresa da un cellulare e postata su Facebook. Nelle immagini si vede il bambino strappato alla madre dalla polizia.
BIMBO DI UN ANNO STRAPPATO ALLA MADRE DA POLIZIA
Di fronte alla violenza dei poliziotti i presenti hanno cominciato ad urlare. La donna poliziotto a quel punto ha estratto un Taser, la pistola elettrica, dalla fondina e ha minacciato le persone che la circondavano. Alla fine sono riusciti ad ammanettare la mamma 23enne e a portarla via in stato di arresto. «Non c’erano posti per questa signora così si è seduta sul pavimento in un angolo», ha raccontato una testimone. Si è detta «disgustata dal comportamento della polizia di New York» e ha attaccato: «Sono una madre anch’io e sarei impazzita se fosse capitato a me. Avrebbero dovuto uccidermi». La donna che ha diffuso il video per prima, Nyashia Ferguson, ha spiegato che il bambino non smetteva di piangere. Il video comunque ha suscitato l’indignazione di molti americani. Secondo la versione fornita dalla polizia di New York, gli agenti hanno deciso di arrestare la mamma 23enne dopo averle chiesto diverse volte di andarsene. Ora la giovane madre è detenuta nella prigione di Rykers Island, mentre il figlio è sotto la custodia di un parente. Il 13 dicembre è atteso il processo a suo carico: Jazmine Headley deve rispondere di resistenza all’arresto, ostruzione dell’amministrazione governativa, violazione di domicilio e di aver agito in modo danno per il bambino.