Una inusuale condanna sta facendo il giro del mondo. Un giudice americano ha infatti stabilito che un cacciatore del Missouri dovrà guardare ripetutamente il film “Bambi” come parte della pena per aver ucciso illegalmente centinaia di cervi. Questo è quanto ha pensato per la condanna del bracconiere David Berry Jr. Lo scrive lo Springfield News-Leader, secondo cui il cacciatore dovrà guardare il film della Disney almeno una volta al mese durante il suo anno in carcere. Il reato commesso è stato considerato uno dei più gravi ed efferati casi di bracconaggio a danno dei cervi nella storia del Missouri. Inoltre, gli avvocati hanno spiegato che i cervi sono stati uccisi per il valore della loro testa e delle corna. I corpi infatti sono stati lasciati a marcire. Il signor Berry, condannato nella contea di Lawrence con tre parenti e un quinto muovo, dovrà anche pagare una multa di 51mila dollari, oltre le spese legali, e trascorrere 120 giorni in prigione nella vicina contea di Barton anche per aver violato il divieto di utilizzo di armi da fuoco.



CACCIATORE CONDANNATO A VEDERE IL FILM BAMBI

Non c’è essere umano che non abbia sofferto vedendo la celebre scena del film “Bambi” in cui il cervo, ancora cucciolo assiste all’omicidio della madre da parte di un cacciatore. Lui resta solo, abbandonato in una radura, accanto alla cerva morta, distesa in una pozza di sangue. Quegli occhi sono rimasti impressi nella memoria di chi ha visto il lungometraggio uscito nel 1942. Forse proprio per questo un giudice americano ha deciso di condannare un cacciatore a guardare ripetutamente il film di Walt Disney. Aveva ucciso centinaia di cervi. Oltretutto, i corpi dei cervi non venivano neppure usati per mangiarli o venderli: la carcasse erano lasciate decomporsi nei boschi, mentre erano sottratte solo le corna per rivenderle. Quindi la visione della pellicola dovrebbe in teoria sensibilizzarlo. Il caso di David Barry Jr. ha colpito per la sua efferatezza tanto che il tribunale ha quindi optato per una condanna “esemplare”. La prima visione deve essere prima del 23 dicembre 2018.

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