La furia di Trump si abbatte sul generale Mattis. L’ex numero uno del Pentagono e della difesa aveva annunciato la scorsa settimana attraverso una lettera di voler lasciare il suo incarico nel giro di poche settimane, dopo aver appreso della notizia del ritiro delle truppe USA dalla Siria, e di parte di quelle stanziate in Afghanistan. Il tycoon ha inizialmente accettato le dimissioni ma è poi andato su tutte le furie dopo la campagna mediatica che lo stesso Mattis ha organizzato nei confronti del presidente, per scongiurarlo. Guardando i canali all news per ore, l’uomo più potente al mondo ha visto Mattis essere descritto e presentato come l’eroe che si è opposto alla scelta insensata di Trump, e di conseguenza ha optato per il colpo di spugna: Mad Dog via fin da subito, e poltrona vacante assegnata al suo vice, Patrick Shanahan. Si tratta dell’ennesimo cambio/addio nell’amministrazione Trump negli ultimi due anni, inoltre, come sottolinea Il Giornale, con la nomina temporanea di Shanahan alla Difesa si allunga la lista dei precari alla Casa Bianca, composta già dal capo dello staff, dall’attorney general e dal capo dell’agenzia ambientale Epa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TRUMP CACCIA MATTIS

Donald Trump ha deciso di “licenziare” anticipatamente Jim Mattis, il capo del Pentagono nonché ministro della difesa. Stando alle indiscrezioni circolanti in queste ultime ore, il presidente degli Stati Uniti pare non abbia preso troppo bene la decisione di Mad Dog di dimettersi dal proprio incarico a seguito della decisione di ritirare le truppe USA dalla Siria e dall’Afghanistan, ed in particolare, l’eco che la notizia del suo addio ha ricevuto sui media. Di conseguenza ha ben pensato di “anticipare” la scelta di Mattis di circa due mesi, annunciando il suo sostituto. Trump ha utilizzato come al solito il suo profilo Twitter, scrivendo: «Sono lieto di annunciare che il nostro talentuoso vice segretario alla Difesa, Patrick Shanahan, assumerà l’incarico di segretario alla Difesa facente funzioni a partire dell’1 gennaio 2019». Shanahan è l’attuale vice di Mattis ed in passato è stato manager della Boeing.



USA VIA DALLA SIRIA: TRUMP CACCIA MATTIS

Resta il fatto che la decisione degli States di ritirare le truppe americane da alcune delle zone più calde del mondo, continua ad essere argomento di discussione. Trump ha infatti annunciato via Twitter di averne discusso con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan: «Ho appena avuto una telefonata lunga e produttiva con il presidente della Turchia Erdogan – le parole del tycoon – abbiamo discusso dell’Isis, del nostro rispettivo coinvolgimento in Siria, e del ritiro lento ed estremamente coordinato delle truppe Usa dall’area. Dopo molti anni tornano a casa, abbiamo discusso anche di Relazioni commerciali considerevolmente accresciute». E la decisione di Trump ha mietuto un’altra vittima, l’inviato americano del governo presso la coalizione anti-Isis, Brett McGurk, che sarebbe stato appunto in forte disaccordo con il ritiro delle truppe. Nella sua lettera di dimissioni McGurk ha spiegato che l’Isis sta fuggendo ma non è ancora stato sconfitto, e ritirarsi dalla Siria potrebbe favorire una nuova ascesa dello Stato Islamico.

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