Tensione e scontri ma del tutto sopiti quelli che in Venezuela emergono ancora in queste ultime ore, dopo che aerei dalla Russia sono atterrati (con diversi militari a bordo) in difesa del Presidente-leader venezuelano Nicolas Maduro. Secondo il giornalista anti-regime Javier Mayorca a bordo del jet atterrato dopo uno scalo in Siria, c’erano «un centinaio di militari russi, tra cui il Capo delle forze di terra di Mosca Vasily Tonkoshkurov, e 35 tonnellate di materiali». Il regime di Caracas spiega che la visita è normale rappresentanza visto che i due Paesi sono storicamente legati e cooperanti militarmente ma è chiaro che l’intento del Cremlino è quello di porre una particolare difesa del potere di Caracas contro le ingerenze Usa che invece favoriscono l’opposizione di Juan Guaidó e il rovesciamento del regime.
NUOVO BLACKOUT IN VENEZUELA
Nel dettaglio, quella di Putin assomiglia molto da vicino all’operazione già vista con la Siria di Assad, ovvero porre una presenza forte militare per impedire l’intervento di forze Usa ed europee che invece appoggiano l’opposizione e la richiesta di nuove elezioni libere. È ovvio che tutto questo a Washington non è affatto piaciuto: «Gli Stati Uniti non resteranno a guardare mentre la Russia esaspera le tensioni in Venezuela», ha spiegato il Segretario di Stato Mike Pompeo, annunciando di aver sentito telefonicamente il suo omologo russo, il Ministro degli Esteri Sergey Lavrov. «Il continuo aumento di personale militare russo a sostegno di Maduro rischia di prolungare la sofferenza del popolo venezuelano», ha concluso il diplomatico Usa in attesa che si arrivi ad un tentativo di soluzione tra le due superpotenze che senza neanche troppo nascondersi stanno “dietro” gli interessi della devastata (dal chavismo) nazione sudamericana. Come se non bastasse, ieri un nuovo blackout ha colpito il Venezuela lasciando varie regioni al buio compresa la capitale Caracas: il regime ha però sparigliato le carte arrivando ad annunciare – poco dopo lo sbarco degli aerei dalla Russia e il ko energetico – il «complotto terroristico organizzato dall’opzione e sventato con l’arresto di Roberto Marrero», ovvero il braccio destro di Guaidó. Dovrà rispondere dall’accusa di terrorismo davanti al Tribunale del popolo.