Sarà la letteratura a permettere a Esther Judith Singer di incontrare Italo Calvino, durante un ciclo di incontri a Parigi. All’epoca la donna lavora come traduttrice presso l’Unesco e l’IAEA ed è conosciuta fin dall’infanzia trascorsa nella sua Argentina con il nomignolo di Chichita. Crescerà a Buenos Aires, all’interno della borghesia colta, che le permetterà di ottenere i primi contatti con il mondo dell’arte. Dal punto di vista caratteriale, dimostra già di essere del tutto diversa rispetto al futuro marito. Lo scrittore, introverso e taciturno, sottolinea Doppio Zero, è all’opposto di quella ragazza dalla forte abilità oratoria, disinvolta, chiacchierona e sensibile. Eppure diventeranno una coppia solida, in seguito a quell’incontro fatale avvenuto l’1 aprile del ’62, in quel di Parigi. Chichita si trova in Francia già da otto anni, alternando il lavoro come freelance a Vienna, prima di stabilirsi nella capitale francese come interprete. Nei successivi 20 anni, rimarrà al fianco di Calvino, diventando poi vedova e sua erede per altri 33. Quasi gelosa del patrimonio letterario lasciato dal consorte, che condividerà con la figlia Giovanna e che centellinerà a molti altri. Imporrà infatti scadenze editoriali piuttosto ristrette, precluderà agli studiosi l’archivio calviniano, e darà alle stampe i due progetti lasciati incompiuti dallo scrittore, Sotto il sole giaguaro e Lezioni americane. Così come le tre raccolte Prima che tu dica pronto, Eremita a Parigi e Perchè leggere i classici. Chichita morirà a 93 anni a Roma, nel giugno del 2018, continuando a leggere, documentarsi, incontrare intellettuali nella casa di Campio Marzio, nella Capitale, fino alla fine.
Esther Judith Singer, Giovanna la figlia di Italo Calvino
Occorreranno due anni perchè Esther Judith Singer, conosciuta come Chichita, diventi la moglie di Italo Calvino. Dopo essersi conosciuti nel ’62 a Parigi, i due si trasferiranno all’Avana per diventare marito e moglie: Chichita diventerà presto la traduttrice delle opere del consorte, contribuendo così a diffonderle in tutto il mondo. Un ruolo del tutto diverso dalla moglie casalinga, impegnata a tenere caldo il focolare domestico. Appena un anno più tardi il matrimonio, la coppia darà alla luce la prima figlia, Giovanna, che contribuirà ad allargare ancora di più la famiglia. Esther infatti è già madre quando incontra Calvino, grazie alla nascita del figlio Marcelo Weil. Lo scrittore invece ha già conosciuto la sua popolarità da tempo nel mondo della letteratura, grazie al romanzo d’esordio Il sentiero dei nidi di ragno, in cui racconta la Resistenza tramite gli occhi di Pin, un bambino. Donna piena di aneddoti e con un forte amore per la conversazione, Esther terrà sempre banco nei contatti con molteplici personalità internazionali. Secondo quanto riferito da Mario Barenghi in Doppio Zero, un giorno si ritroverà persino a ballare con il filosofo francese Jacques Derrida. L’aneddoto verrà fuori grazie ad un dialogo fra Chichita e il nipote Felix, nato dal primo matrimonio del primogenito Marcelo. Il ragazzo le parlerà infatti di una lezione di filosofia su Derrida ed è qui che Esther rivelerà di aver ballato diverse volte con il filosofo. “Felix mi guardò esterrefatto”, dirà a Barenghi, “come se gli avessi detto che ero andata a cena con Platone”.