L’Estonia e le altre repubbliche sul Mar Baltico, Lettonia e Lituania, stanno chiedendo alla Nato una difesa più sostanziosa e nuovi mezzi a disposizione per scongiurare un attacco da parte della Russia che sembrerebbe essere sempre più concreto. I servizi segreti hanno analizzato la situazione stabilendo che ci sarebbe un rischio invasione, entro il 2026, soprattutto nel caso l’Ucraina non riesca a vincere la guerra. In quel caso infatti, Putin potrebbe decidere di espandersi ulteriormente, e come sottolinea l’intelligence “Ha i mezzi per cancellare i nostri paesi dalla mappa“.



La premier dell’Estonia Kaja Kallas aveva già lanciato l’allarme pubblicamente lo scorso marzo chiedendo più mezzi di difesa Nato, su tutto il fronte dell’Europa orientale, dichiarando che le attuali disposizioni non sono sufficienti a scongiurare un attacco. Come commenta il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, le stesse repubbliche baltiche non si erano mostrate sorprese dell’invasione in Ucraina ed avevano già pubblicamente sostenuto la tesi di aver più volte denunciato l’atteggiamento aggressivo della vicina Russia sui paesi confinanti.



Estonia, l’allarme dei servizi segreti “La Russia potrebbe attaccarci”

La geografia europea rende alcuni paesi più vulnerabili di altri per quanto riguarda la minaccia russa, in particolare Estonia, Lettonia e Lituania sono in allarme e chiedono maggiore protezione di difesa militare da parte della Nato. I leader delle repubbliche baltiche sostengono congiuntamente che è necessario dotarsi di sistemi preventivi, per scongiurare una prossima invasione. Il ministro della difesa dell’Estonia Peeter Kuimet ha affermato che l’esercito di Putin si sta rafforzando, soprattutto nel settore aeronautico, e presto potrebbe mettere alla prova la Nato direttamente attaccando sul fronte orientale Europeo, sottolineando l’urgenza dicendo “Per noi è una questione di sopravvivenza” .



Tutto il governo guidato da Kaja Kallas, eletta a marzo, concorda nel mantenere una linea dura anti Russia, sono stati votati e stanziati sostegni all’Ucraina nonostante il paese sia tra quelli europei con più alto tasso di inflazione. Inoltre le altre repubbliche baltiche sono state tra le prime firmatarie sostenitrici dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato. In queste nazioni il presidente russo Putin non gode di popolarità, ma i servizi segreti dell’Estonia hanno sempre confermato non solo che la Russia si sta avviando sul percorso per diventare una dittatura, ma anche che non ci sarà una tregua in Ucraina, anzi, molto probabilmente la Russia sta preparando un nuovo grande attacco.